Paolo Romani, capogruppo al Senato di Forza Italia, twitta contro Barbara D’Urso ed è subito polemica sui social network. Secondo il Senatore, infatti, la trasmissione della nota conduttrice napoletana che parlava delle vicende parigine e che ha ospitato anche Matteo Salvini e Angelino Alfano, era inadeguata alla vicenda.
Durante la trasmissione Domenica Live, interamente dedicata agli attentati del 13 Novembre, infatti, Barbara D’Urso ha intervistato Matteo Salvini, autore di durissime dichiarazioni sulla vicenda nei confronti dei musulmani e del governo, e il Ministro dell’Interno Angelino Alfano a cui ha chiesto, soprattutto, come fosse la situazione in vista dell’imminente inizio del Giubileo il prossimo 8 Dicembre. Inoltre sono stati fatti collegamenti con Parigi, dibattiti in merito con interventi di testimoni e parenti delle vittime degli attentati.
D’Urso sei inadeguata e insopportabile.Occupati di amori, canti,balli e pettegolezzi, non di problemi seri. Dov’è il direttore di Canale 5?
— Paolo Romani (@_paolo_romani_) 15 Novembre 2015
Barbara D’Urso, la reazione della politica
Il tweet di Romani, però, non è piaciuto molto, nemmeno ai suoi colleghi in Parlamento. Secondo Salvini, infatti, è “Triste che la politica si preoccupi di attaccare conduttori televisivi“, mentre il parlamentare di Scelta Civica, Gianfranco Librandi, ha definito stalinista il tweet del senatore azzurro. Nemmeno in Forza Italia è stato apprezzato l’intervento di Romani, ex imprenditore televisivo, con Daniela Santanchè che ha twittato a sua volta “Io sto con #barbaradurso” mentre Paolo Brachino, direttore di Canale 5 e vicino agli ambienti di Forza Italia, tirato in ballo dallo stesso Romani, ha tuonato: “Non concordo con alcune opinioni espresse da D’Urso, che appartengono alla sua libertà espressiva, ma non coincidono con la linea editoriale e politica della testata che dirigo. Non sono neanche d’accordo con quelli che, con un giudizio tribale e immediato, vogliono togliere alla D’ Urso la patente di agibilità, quella televisiva. La patente la rilascia sempre e soltanto l’ editore“.
Francesco Di Matteo