Per ora Sinistra Italiana, il nuovo partito fondato da ex Pd, Sel e qualche ex grillino, non rientra nei piano di Maurizio Landini. “Il sindacato è indipendente e autonomo. E questo vogliamo mantenerlo” tuona il segretario della Fiom che a giugno ha lanciato il suo movimento “Coalizione Sociale“.
Maurizio Landini: “Priorità sono i temi”
“Per quanto ci riguarda – spiega a margine di un attivo regionale a Milano – il problema è il merito dei temi, se si riformano le pensioni oppure no, se si introduce un reddito di dignità, se si incentiva la riduzione di orario, se si fa la lotta all’evasione fiscale”. “Da questo punto di vista – precisa – nel nostro rapporto con la politica vale il merito, dopo di che guardiamo con rispetto tutto quello che avviene, dato che in un Parlamento che ha avuto più cambi di casacca del campionato di calcio è evidente che stiamo denunciando da tempo che non c’è un’adeguata rappresentanza degli interessi del mondo del lavoro”.
Maurizio Landini: “Dialoghiamo con tutti”
Dunque alla Fiom sono “interessati a dialogare e a discutere con chiunque pensi di rimettere al centro questo punto. Non abbiamo nè ci interessa avere una forza politica di riferimento – aggiunge Landini – e la nostra autonomia è legata al fatto che abbiamo delle proposte e rivendichiamo che il sindacato abbia la stessa dignità di una forza politica, qualunque essa sia”.
Quanto alla prossima manifestazione della Fiom del 21/11, “ha delle proposte molto precise – spiega Landini – ed è aperta a tutti quelli che condividono le nostre proposte e che vogliono venire, noi dialoghiamo con tutti e non escludiamo nessuno”.