“Non mi sento per niente sicuro”. In poche parole Luca Zaia, governatore del Veneto, riassume lo stato d’animo di molti italiani dopo le terribili stragi di Parigi di venerdì scorso. Le preoccupazioni del Presidente della Regione sono tutte rivolte al Carnevale di Venezia che prenderà il via il prossimo 23 gennaio per concludersi il 9 febbraio.
Lo scorso anno secondo i dati pubblicati a febbraio dagli organizzatori, il Carnevale ha attratto mediamente il 39% in più del flusso normale di turisti che visitano il capoluogo veneto: 338mila presenze sulle 862mila totali. Numeri che non fanno star tranquillo Luca Zaia: “Il Carnevale di Venezia deve essere fatto comunque perché se cominciamo a limitarci è una vittoria per i terroristi islamici – ha detto ieri il governatore della Lega – però è altrettanto vero che Venezia ha due punti di ingresso principale, che sono Piazzale Roma e la stazione e lì occorre fare blocchi e varchi perché ogni persona venga controllata e identificata”.
Luca Zaia “Carnevale di Venezia è gioia e mascheramenti”
Sempre secondo l’ufficio stampa del Carnevale il 41% dei turisti giunti per la kermesse lo scorso anno proviene da paesi stranieri. E quelli francesi sono i più rappresentati (10%) seguiti da spagnoli (5%) e americani (4%). Il Carnevale di Venezia, ha proseguito Zaia, “è un momento di gioia ma significa anche mascheramenti” e per questo “ai punti di controllo ognuno dovrà togliersi la maschera per consentire di far capire chi sia, passando anche attraverso il metal detector”. La “grande preoccupazione” del governatore non riguarda solo la città sulla laguna ma anche altri simboli del Veneto visitati ogni anno da milioni di turisti da tutto il mondo come la Basilica del Santo a Padova ma anche il parco divertimenti Gardaland. Così ieri lo stesso governatore ha richiesto al prefetto di Venezia, Domenico Cuttaia, di convocare il tavolo per l’ordine pubblico in vista della kermesse che si aprirà tra poco più di due mesi.
Innalzato lo stato di allerta
Sabato il Ministro dell’Interno Angelino Alfano ha annunciato l’innalzamento dello stato di allerta al grado 2, cioè quello appena successivo ad attacchi in corso. Nonostante questo, sottolinea il procuratore capo di Venezia Adelchi D’Ippolito, “non ci sono allarmi particolari” anche perché di controlli “ce ne sono e a tappeto”.
Comitato ordine pubblico in previsione del Carnevale di Venezia
Intanto ieri a Venezia si è tenuto il primo comitato per l’ordine pubblico dopo gli attentati di Parigi in vista sia del Giubileo, che inizia il prossimo 8 dicembre, sia appunto del Carnevale. La città è in lutto per la morte di Valeria Solesin, unica italiana uccisa tra le 132 vittime accertate di venerdì scorso, e per domani sera è stata convocata una manifestazione di commemorazione in Piazza San Marco.
“Passato il momento del lutto serve una sicurezza più attiva – ha dichiarato ieri il sindaco Luigi Brugnaro ai microfoni di Venezia Today – dobbiamo immaginare che a Venezia la sicurezza faccia parte della libertà stessa. Questa idea della città accogliente che è la massima espressione della nostra civiltà è possibile solo se tutti rispettano le regole. Non possiamo cedere: dobbiamo mantenere lo stesso livello di socialità”. Intanto, si registra massima allerta in Piazza San Marco dove saranno disposte misure per registrare tutti i cittadini in visita alla Cattedrale durante il periodo del Giubileo.
Giacomo Salvini
Twitter @salvini_giacomo