Sondaggi politici sul terrorismo: italiani contrari ad un intervento militare
Il sondaggio Di Martedì, presentato dal Presidente Ipsos, Nando Pagnoncelli, questa settimana è dedicato al tema del terrorismo islamico dopo gli incresciosi fatti avvenuti nell’ultima settimana. La rilevazione è costituita solamente da tre cartelli ma ci permette di tastare il polso degli italiani sulla vicenda.
Sondaggi politici Di Martedì (Ipsos): italiani decisi a non cambiare abitudini a causa del rischio terrorismo
La prima domanda è quasi scontata visto l’azione militare portata avanti dalla Francia in Siria in questi giorni, viene chiesto, infatti, agli italiani quale azione bisognerebbe promulgare contro il terrorismo. La risposta a questo quesito fa emergere due opinioni maggioritarie ma in contrasto tra loro, infatti, sia la chiusura delle frontiere sia lo svolgimento di azioni mirate di polizia ed intelligence raccolgono il favore del 36% del campione. Solamente il 20%,invece, ritiene sia utile compiere azioni militari concertate contro l’Isis.
Nel secondo cartello di questi sondaggi politici i nostri connazionali dimostrano di avere molta fiducia nelle forze armate e di sicurezza italiane. Più di 7 persone su 10 dichiarano di sentirsi protette mentre il 20% nutre dei dubbi sull’efficacia di queste.
Su una cosa pare però non ci siano titubanze: gli italiani non vogliono cambiare le proprie abitudini per il pericolo attentati. Orgoglio, voglia di non cedere ai terroristi o semplicemente esigenze inducono l’86% del campione a dichiarare la propria contrarietà alla variazione. Solamente una piccola fetta, il 12%, ha risentito maggiormente degli accaduti drammatici delle ultime settimane e per questo sostiene di sentirsi pronta a variare il proprio stile di vita per tutelare la propria sicurezza.