Il noto premio Nobel per la letteratura, Dario Fo, è stato intervistato durante la trasmissione radiofonica ECG Regione in onda su Radio Cusano Campus – l’emittente dell’Università Niccolò Cusano – e condotta da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Argomento di discussione con il drammaturgo sono stati, chiaramente, gli attentati terroristici di Parigi dello scorso 13 novembre. Quando i due conduttori hanno chiesto a Fo quale fosse stata la sua prima reazione ad una tale tragedia lui ha così risposto: “La mia prima reazione è stata di orrore. Cosa può arrivare a fare l’uomo. Si è sempre sgomenti davanti a questa follia. Poi però ho pensato che anche noi abbiamo delle responsabilità“. “Noi popoli avanzati, – ha continuato – che pensiamo di essere civili, di avere cultura, senso delle regole. Moltissimi uomini politici e di pensiero profondo hanno ricordato che purtroppo noi diamo armi in continuità, armando con tecnologie sofisticate questi gruppi militari. Certe volte siamo proprio noi occidentali ad allevare alla violenza dei miliziani che avrebbero dovuto poi combattere contro i terroristi, per poi scoprire che erano loro stessi la punta di diamante di alcuni gruppi del terrore e del massacro. Noi, poi, siamo tra i più abili nel costruire armi da guerra. E sulle tragedie facciamo mercato. Passiamo per vie traverse, ma è lo stesso occidente a fornire armi ai terroristi, cui diamo soldi anche comprando il petrolio. E’ una beffa pensare che noi stessi siamo responsabili anche di questo particolare mercato”.
Le critiche di Dario Fo a Matteo Salvini
Con il suo discorso Dario Fo estende la propria critica – quella che da all’Occidente le sue ampie responsabilità per ciò che è accaduto e per una lotta “ipocrita” al terrorismo – a molti politici e leader europei, ma le sue più dure parole di rimprovero le rivolge al segretario della Lega Nord Matteo Salvini.
“Per me è un uomo dal cinismo assoluto, che non guarda in faccia a niente e nessuno. L’importante per lui è battere il tamburo del nemico, senza distinguere tra disperati che non riescono più a vivere e terroristi. Non ha nel suo modo di esprimersi l’intelligenza del valutare i valori delle cose. Ha ben gioco tra i semplici, tra quelli senza cultura e senza conoscenza, che lo seguono sulla via della paura, dello spavento”, sostiene Dario Fo. Ma non si è fermato qui, definendo Salvini “un personaggio che non merita attenzione, di cui non potrei mai parlare per più di dieci minuti. Gioca sul vuoto di conoscenza, chi fa il politico dovrebbe avere una chiarezza morale e profonda, senza giocare sull’ipocrisia e sull’ignoranza”.
Una critica Fo l’ha riservata anche per Libero, il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro che il giorno seguente la tragedia parigina titolò la prima pagina con “Bastardi islamici”: “Quel titolo andava evitato, io non l’avrei fatto, ma è tutto costruito per ubriacare e sconvolgere gente che non ha conoscenza. Tutti quelli che ora vogliono strumentalizzare quanto accaduto a Parigi giocano sull’ignoranza delle persone”, ha concluso.