La riunione romana di ieri tra Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini non è piaciuta a Ncd. Il partito di Alfano è furibondo: “E’ inaccettabile che dopo esserci sgolati per mesi a sostegno della replica del modello Lombardia a Milano, come proposto anche da Maroni, scopriamo che a Roma si trovano a decidere senza coinvolgerci” ha tuonato il coordinatore regionale lombardo Alessandro Colucci.
Regione Lombardia, Maroni a rischio?
Nell’incontro di ieri si è discusso soprattutto sui termini dell’alleanza in vista delle prossime elezioni amministrative più che per la scelta dei candidati. Ed è proprio questo il motivo per cui Ncd minaccia serie conseguenze sul piano politico. “Se questa notizia dovesse essere confermata – ha aggiunto Colucci – è evidente che saremo costretti a fare le nostre valutazioni e ci sentiremo liberi di muoverci di conseguenza”.
Regione Lombardia, Ncd: “C’è problema di metodo”
“Ancor prima del nome del candidato sindaco c’è un problema di metodo – ha concluso Colucci – Spero che tutti i partecipanti a quel tavolo saranno pronti ad assumersi le loro responsabilità, a partire da quella di spianare la strada per una vittoria del centrosinistra a Milano”.
Regione Lombardia, frizioni tra Maroni e Salvini
E’ da mesi che tra governatore della Lombardia e segretario della Lega si combatte una guerra non dichiarata. Il primo preme affinché il modello lombardo (alleanza tra Fi, Ncd e Lega) venga replicato anche in altre città. Il secondo invece non vuole aprire a Ncd, considerato da Salvini alla stregua di un giocattolo renziano.