L’ipotesi di spostare le primarie Pd dal 7 febbraio al 20 marzo viene bocciata senza mezzi termini da Gad Lerner: “Con quel che succede nel mondo, spiace doversi occupare della maldestra iniziativa sincronizzata fra i due vicesegretari nazionali del Pd, Lorenzo Guerini e Debora Serracchiani. I due hanno rilasciato la medesima intervista-fotocopia, l’uno a La Stampa e l’altra a La Repubblica, motivata essenzialmente dallo sconcerto vissuto al Nazareno per la ri-candidatura a sindaco di Napoli annunciata da un certo qual sostenitore di Renzi chiamato Antonio Bassolino” scrive il conduttore tv membro dell’assemblea nazionale del Pd.
Primarie Pd, Gad Lerner: “Pd allo sbando”
“Il guaio è che i due maldestri conducenti nazionali del Pd, nel tentativo di mettere una toppa a Napoli, o magari a Roma o in chissà quale altra località dove si è lasciato andare il partito allo sbando, non si accorgono di inciampare nelle regole più elementari della democrazia. In un inciso dell’intervista-fotocopia, come se nulla fosse, Guerini e Serracchiani annunciano che in una prossima non meglio precisata direzione nazionale del Pd verrà chiesto di unificare al 20 marzo 2016 le elezioni primarie per la scelta dei candidati sindaci. Ohibò, a che titolo? Con quale diritto?“, si chiede Lerner. “Sfugge forse ai vicesegretari che in una piccola e insignificante città di provincia, chiamata Milano, si terranno delle elezioni primarie non del Pd, ma di coalizione del centrosinistra unitario (il 7 febbraio, ndr). Mi spiace, Guerini e Serracchiani, neanche se supportati da un’improvvida ratifica in direzione nazionale del Pd, semplicemente non possono convocare e sconvocare a piacimento le primarie dei milanesi”. Conclude Lerner: “Se tra le motivazioni non dette di questo irricevibile rinvio calato dall’alto vi fosse l’idea di agevolare la candidatura alle primarie di Beppe Sala, mi sembra evidente che l’effetto ottenuto è il contrario”.