Romano Prodi approva Renzi su questione Siria: “Cosa andiamo a bombardare?”
L’ex presidente del Consiglio dei Ministri Romano Prodi, ospite di Giovanni Minoli a Mix 24 in onda su Radio 24, risponde a domande su politica estera. Al centro del dibattito guerra in Siria, rapporti con Putin e posizione della Turchia, anche a seguito al G20. A domanda diretta sull’atteggiamento del governo italiano nella questione siriana, Prodi afferma di essere d’accordo con il premier Matteo Renzi ed aggiunge che bombardare vuol dire colpire la gente nelle città: “Non sono mica tutti terroristi”.
Romano Prodi: “Coinvolgere la Russia”
“In politica non ci si fida nemmeno della mamma, però bisogna avere rapporti stretti, duraturi e forti con Putin”. Così, sul fronte Russia, Prodi parla della necessità di integrazione, basata su uno stabile coordinamento. Sostiene che si debba essere fedeli alla NATO cercando, però, di adottare una politica che allenti le tensioni.
Romano Prodi: “Il problema non è solo la Turchia”
Quanto alla Turchia e all’attacco che Putin le ha rivolto al vertice di Antalya, Prodi ribatte offrendo un’analisi ampliata. Il paese di Erdogan, che combatte i Curdi, a differenza della Russia, non può essere sanzionata perché appartenente alla NATO. L’ex presidente del Consiglio aggiunge che la NATO potrebbe sanzionare la Turchia solo se la situazione internazionale non fosse in preda all’ingestibilità derivante dagli attuali conflitti. Il problema non sta solo nella Turchia, ma in tutti quei paesi che negli ultimi anni hanno affrontato il terrorismo con ambiguità.
Maria Federica Dimantova