E’ ufficialmente nato il più grande gruppo farmaceutico mondiale, il risultato di una fusione – annunciata e già discussa – tra la Pfizer (Viagra) e la Allergan (Botox) che vale ben 150 miliardi di dollari. Il nuovo gruppo, in totale, varrà infatti 320 miliardi di dollari: le due industrie – con la Pfizer di Ian Read che produce farmaci come il Viagra, Lyrica e il vaccino Prevnar e con la Allergan di Brent Saunders che produce il marchio Botox e il Namenda per l’Alzeimer – insieme riusciranno a generare vendite annuali per 60 miliardi di dollari.
Obama accusa Read di scarso patriottismo
Dalle cifre alle polemiche: la sede scelta per la nuova società è l’Irlanda, già sede di Allergen, poiché molto più conveniente a livello di fisco. Una decisione perciò realmente strategica quella della corporation americana Pfizer che, con la sua precedente sede fiscale a New York, sottostava ad un regime fiscale che prevede delle tasse molto elevate. L’industria di Read era già stata giudicata da Hillary Clinton, insieme ad altri dem Usa, per l’imposizione di prezzi eccessivi sui suoi prodotti e, adesso che la “merger” è conclusa, anche Barack Obama ha detto la sua riguardo Pfizer: l’accusa del presidente statunitense a Read è quella di scarso patriottismo, ma a lui sembra non importare granché.
L’obiettivo di questo manager nato in Scozia e cresciuto in Rhodesia è infatti pagare meno tasse, il resto non conta. Queste fusioni strategiche sono viste molto male dal presidente Obama: lo aveva già fatto proprio l’uomo di Allergen, che la scorsa primavera aveva fatto fondere la sua industria con la svizzera Actavis, che ha la sede centrale in New Jersey e quella fiscale e legale proprio a Dublino. Sta di fatto che la nuova creatura di Read e Saunders ora scavalcherà, in termini di vendite a livello internazionale, sia Johnson & Johnson che Novartis. Anche se ad aver acquisito la Pfizer è la Allergen, Read sarà a capo della più grande conglomerata mondiale farmaceutica che ora potrà sfruttere sia il connubio commerciale medicina-cosmetica che il vantaggio in termini di tasse: dal 25% di fisco finora versato negli Usa da Read si passa al 15% richiesto dalle leggi irlandesi.