La parola alle cifre sui siti internet della Presidenza dei Ministri e dei Ministeri: quanto guadagnano i membri del Governo? Si parta dal fatto che gli stipendi dei vari titolari dei dicasteri è decresciuto rispetto ai precedenti incarichi e che la ‘soglia presidenziale’ (ovvero quella relativa ai tetti manageriali, secondo la quale i dirigenti d’aziende pubbliche non potrebbero prendere un salario maggiore a quello del Capo dello Stato) la si vede col binocolo, arrivando a metà.
Matteo Renzi, Presidente del Consiglio dei Ministri, attesta la soglia odierna a 114.796,68 euro all’anno, mentre nelle funzioni di sindaco di Firenze (data 2012) otteneva 90.000 euro circa, a cui andavano aggiunti 55.000 euro per i diritti dei suoi sette libri: sommati 145.272 euro nel 2012. Una differenza –quella 2012-2013 – di oltre 2.000 euro per mensilità. Si stava meglio quando si stava peggio. La legge prevede che redditi e ricchezze siano pubblicati entro oggi, giovedì 22 maggio. Scopriamo, così, che Renzi è co-proprietario con la moglie Agnese (8.162 euro all’anno) di una casa di 12,5 vani, più un fabbricato di 57 metri quadrati.
Passiamo agli altri Ministri. La più renziana di tutte, Maria Elena Boschi, ha dichiarato (nel 2013) 76.256 euro. Per lei è vietato il cumulo stipendi parlamentare-Ministro. Tra le sue proprietà nessun immobile, bensì una Mercedes ed alcune azioni di Borsa. Più benestante Marianna Madia: deputata già nella scorsa legislatura, la Ministra della Pubblica Amministrazione e della Semplificazione ha un reddito (2012) di 98.471 euro e possiede tre nude proprietà su altrettanti fabbricati, la proprietà completa di uno, un box a Roma ed una Fiat Panda di cinque anni fa. 105.186 euro il reddito lordo del leader di Nuovo Centrodestra, Angelino Alfano che possiede due fabbricati e la comproprietà di un terreno agricolo in provincia di Agrigento oltre che tre diverse automobili. Graziano Delrio, nel ruolo che fu di Gianni Letta per Berlusconi, guadagna poco meno di 100.000 euro (poco se si calcolano i suoi figli: nove) ma possiede una serie di immobili sparsi per l’Italia settentrionale. Chi ha avuto un calo clamoroso è Pier Carlo Padoan: dai 216.000 euro all’anno (mezzo miliardo di lire) per la carica vice segretario e capo economista dell’Ocse, il suo compenso annuale è crollato a 114.769 euro. Ed è questa cifra, quella poco superiore di 100.000 che va per la maggiore nel Governo Renzi: Federica Mogherini a 109.117 euro, Maurizio Martina a 102.383 euro e Maria Carmela Lanzetta a 119.479 euro.
Daniele Errera