Non c’è pace per il governo della regione Sicilia. I deputati regionali del Movimento 5 Stelle hanno presentato una mozione di sfiducia nei confronti del governatore Rosario Crocetta. È la terza mozione di sfiducia che i 5 stelle presentano in tre anni, le prime due andate a vuoto.
Durante la conferenza stampa a Palazzo dei normanni, il capogruppo del M5s, Giorgio Ciaccio ha precisato: “questa non è solo una sfiducia al presidente Crocetta, che ormai è una persona che non esiste neppure nell’immaginario collettivo dei siciliani, ma nei confronti di una porzione di maggioranza che litiga per interessi personali, per le poltrone in giunta. La Sicilia è paralizzata” – e ha aggiunto: “il nostro obiettivo è di chiudere questa legislatura il prima possibile, perché non è giusto nei confronti dei siciliani continuare a distruggere questa terra”. Per raggiungere l’obiettivo, il M5S è disponibile “a ogni tipo di strumento”.
M5S, pronta sfiducia a Rosario Crocetta
I deputati del movimento M5S consegneranno il testo della mozione agli altri gruppi di opposizione per le eventuali integrazioni. “Noi siamo 14 e per depositare la mozione servono almeno 18 firme, se fosse dipeso solo da noi avremmo scritto un solo rigo: avete fallito andate a casa e torniamo a votare” – ha concluso Giancarlo Cancelleri. I pentastellati sono convinti che la terza mozione potrebbe essere quella decisiva, Ciaccio infatti prevede un possibile appoggio delle opposizioni: “a parole abbiamo già 18 firme e dovrebbero esserci almeno una trentina di deputati pronti a sostenere la mozione” – e aggiunge: “per approvare la mozione occorrono 46 voti. Quello che dobbiamo fare è stanare una parte della cosiddetta maggioranza: ci sono in campo undici dodici persone che potrebbero fare la differenza. Qualcuno potrebbe dire perché sostenere la mozione del M5S e non presentarne una noi. Ma queste sono logiche della politica, noi intanto abbiamo messo in campo uno strumento. Ci sono le condizioni per chiudere questa legislatura ma loro, Udc, Sicilia Futura, Sdr, devono essere coerenti con quello che dicono”.
M5S: “Renzi venga a riprendersi i suoi bambolotti”
Non mancano le critiche al Presidente del Consiglio e alla dirigenza del Partito Democratico, i deputati del M5S invitano Matteo Renzi a “riprendersi i bambolotti che lo rappresentano in Sicilia”, in riferimento a Davide Faraone, che sostengono sia “osteggiato anche dai suoi nel Pd e finora impegnato in un ‘balletto’ tra Roma e Palermo sui temi delle risorse”.
Ilaria Porrone