Addio Equitalia. Nella riscossione tributi le succederà l’Agenzia delle Entrate
E’ forse l’agenzia più odiata di tutte, quella incaricata della riscossione dei tributi. Quella che, spesso lo si è detto nella letteratura odierna – seppure non correttamente –, ha portato alla fine di tante imprese, incapaci di saldare i debiti. Parliamo di Equitalia. Un piano lanciato da Renzi, un mese e mezzo fa, potrebbe portare alla soppressione del S.p.a. pubblica.
“La lotta all’evasione non si fa con i blitz, come a Cortina o a Ponte Vecchio, ma con un investimento massiccio in nuove tecnologie”, aveva detto il Presidente del Consiglio Renzi. Parlava di incroci delle informazioni delle varie banche dati. Un lavoro lungo ma fruttuoso, alla fine. Equitalia, si apprende da fonti vicino al Governo, dovrebbe essere accorpata all’Agenzia delle Entrate. Il primo passaggio, però, sarà la successione tra Attilio Befera (attuale direttore dell’Agenzia) col suo vice, Marco Di Capua. Con l’accorpamento si andrà incontro al progetto che già Renzi aveva reso pubblico a novembre 2012, durante il confronto televisivo con Bersani, Tabacci, Puppato e Vendola per la leadership del centro sinistra alle successive elezioni del 2013: incrocio banche dati, creazione di una white list ed altro ancora.
Non è un caso che la notizia avvenga alla vigilia delle elezioni europee: Grillo chiede da molto tempo l’abolizione di Equitalia, mentre il Pd si era mantenuto più cauto parlando di una grande riforma del sistema di riscossione tributaria. Adesso, invece, l’atteggiamento sembra più intransigente: “vedrete dopo il Consiglio (dei Ministri, ndr)”, promette Renzi ad 8 e 1/2 .
Daniele Errera