Rassegna stampa politica di giovedì 26 novembre 2015
Corriere della Sera, Repubblica e Messaggero aprono con la decisione di Angela Merkel di venire in aiuto dell’alleato francese inviando in Mali più soldati. “Il terrore non si batte a parole” ha detto la cancelliera. Unità e Manifesto si occupano del viaggio in Africa di Papa Francesco e sottolineano il suo coraggio. La reazione russa all’abbattimento di un suo aereo da parte della Turchia è la notizia con cui apre La Stampa: “Missili e sanzioni contro Ankara”.
Il Tempo rivela: “L’incubo attentati lascia a casa i romani e affossa l’economia. Cinema, teatri, ristoranti: calo di presenze fino al 50 per cento”. Libero attacca: “L’Italia finanzia l’Isis con i soldi dei bambini. I versamenti per le adozioni a distanza di piccoli siriani sono stati dirottati nelle tasche di gruppi di terroristici islamici. E gli Usa ci attaccano: Non fate abbastanza controlli”.
Il Giornale si occupa di economia: “Il salvataggio delle banche lo pagano i clienti. Il valore dei bond degli istituti salvati è stato azzerato. Panico tra gli obbligazionisti”. E Vittorio Feltri critica il presidente dello Stato Sergio Mattarella per la sua non presenza alla prima della Scala: “Se lo Stato che ci rassicura poi scappa perfino dalla Scala”.
Il Fatto Quotidiano apre con l’ennesima fumata nera per l’elezione di tre giudici costituzionali: “Supernazareno ko. Sconfitti Mattarella, Renzi e B.”.