Roma, la rivolta dei centurioni
A Roma sta per abbattersi una nuova guerra. Quella tra centurioni e Comune. Tutto nasce dalla decisione del commissario straordinario della Capitale Francesco Paolo Tronca di vietare nel centro storico l’attività dei centurioni, ambulanti che vendono biglietti per musei e risciò e si fanno scattare foto dai turisti in cambio di soldi. I provvedimenti, ha spiegato Tronca, servono a favorire la “sicurezza urbana e del decoro del patrimonio artistico, storico e monumentale della città”.
Centurioni sul piede di guerra
Ma i centurioni non ci stanno e oggi, davanti alla Fontana di Trevi, hanno inscenato una vera e propria rivolta. Lo riporta l’Adnkronos. I manifestanti, tutti in abiti civili, se la sono presa con il commissario colpevole di averli lasciati “senza un lavoro”. Andrea Moscato, centurione da 15 anni, è furioso: “Noi ora ci arrampichiamo in questa fontana appena rifatta -urla- perché questo è un abuso di potere. Tu mi devi avvisare prima, così io posso cercarmi un altro lavoro, non mi puoi dire: ‘da domani non lavori più!’. Io ho un bambino di pochi mesi da mantenere“. Altri centurioni invitano Tronca a ritornarsene a Milano. E chiedono che venga trovata una soluzione a breve: “Se ci fanno lavorare nelle vie limitrofe per noi va bene altrimenti metteremo un avvocato. Nel decreto il divieto è nelle piazze monumentali”, sottolinea all’Adnkronos Pacifico Sed, anche lui operativo a Fontana di Trevi da ben 14 anni. Intanto scattano le prime multe. Quattrocento euro e il ritiro di mezzi e attrezzature.