Comunali Milano, il pensionato Francesco Sicignano si candida come consigliere
Francesco Sicignano, il pensionato di Vaprio d’Adda che ha sparato e ucciso un ladro entrato nella sua proprietà, si candida con Forza Italia a consigliere comunale di Milano. Lo ha annunciato lo stesso Sicignano insieme con il capogruppo azzurro a palazzo Marino Pietro Tatarella e il coordinatore milanese Fabio Altitonante. “Meloni e Salvini – ha detto Sicignano spiegando la sua scelta di schierarsi con gli azzurri – sono persone che stimo moltissimo, Meloni è sensibile ai problemi e Salvini mi ha sempre difeso e lo ringrazierò sempre. Ho fatto una scelta con questo gruppo” che “mi ha veramente aiutato” e perche’ “ritengo Silvio Berlusconi una persona intelligente e se a 80 anni dopo quello che gli hanno fatto va avanti in politica presumo che abbia un po’ di amore per la patria”. In Forza Italia “ho trovato un gruppo che spero mi aiuti portare avanti certi valori”.
Forza Italia “si schiera a fianco delle persone che decidono di difendersi – ha detto Tatarella – e di affrontare un processo invece che un funerale. A Milano la situazione non e’ diversa da quella di Vaprio d’Adda: i furti sono aumentati e sono aumentate le persone che non vanno più a denunciare un furto. Parlando con Francesco ci siamo resi conto che i suoi valori sono i nostri, la difesa della proprietà privata e la libertà di una persona di tornare a casa la sera tranquillo”.
Francesco Sicignano e le lodi a Berlusconi
Sicignano, che ha ricordato di avere “votato l’ultima volta Forza Italia, prima Msi” ha spiegato la sua stima per il leader di Forza Italia: “quello che ha promesso, come l’aumento della pensione minima e l’abolizione dell’Imu, lo ha mantenuto ed è una persona che è stata capace di produrre attività in un periodo di crisi: bisogna pensare che l’Italia è anche un’azienda”. Quanto alle motivazioni che lo spingono a candidarsi, per Sicignano, che ha ricordato di avere “lavorato per 30 anni a Milano”, si tratta di “difendere alcuni valori. La proprietà privata, la casa, e’ un sacrosanto diritto. Tutti mi dicono di stare zitto, Taormina ieri sera mi ha detto che se mi metto in politica mi condannano. Io non capisco nulla di politica, ma bisogna cercare di fare qualcosa prima possibile. Renzi ha detto che sparare a un ladro in casa è diventato di moda. Vada lui a fare una sfilata di moda. Io a governare voglio un contadino con il cervello fino non un laureato con la mente contorta”.