Sondaggi Movimento 5 Stelle: un partito sempre più forte, con Di Maio in ascesa
Sondaggi Movimento 5 Stelle: un partito sempre più forte, con Di Maio in ascesa
Pochi si aspettavano nel 2013 il 25% e oltre del M5S alle elezioni politiche, pochi si aspettavano poi che al rifiuto di formare un governo con Bersani, il movimento avrebbe potuto continuare ad esistere, soprattutto con le fibrillazioni interne che si era visto lo attraversavano con le decine di deputati che se ne sono andati o sono stati espulsi, e con le polemiche su stipendi e diarie. E con la sconfitta delle europee questo scetticismo è continuato, ma poi il nucleo centrale fatto da Grillo, Di Battista, Di Maio, e alcuni deputati che sono usciti dall’ombra del capo, ha continuato con coerenza a portar avanti la linea di contrapposizione totale al sistema, e gli innumerevoli scandali, da Roma Capitale a quelli che hanno coinvolto Lupi e altri politici, anche a livello locale, hanno fatto il resto
Sondaggi Movimento 5 Stelle: ai massimi al 27,4% per Demos
E così ora per Demos di Diamanti il M5S ha raggiunto il proprio massimo, dopo un costante aumento iniziato dopo le amministrative di fine primavera, al 27,4%. Di seguito l’andamento discontinuo del M5S:
La differenza è stata la vittoria a Parma nel 2012, per opera di Pizzarotti, sindaco con cui ci sono stati molti screzi ma che è sempre rimasto nel movimento come gli altri che hanno conquistato capoluoghi al movimento.
La campagna elettorale del 2013 con Grillo in piazza e indirettamente in TV sempre più ha portato alla consacrazione del partito. E’ seguito un anno e mezzo intorno al 20%, a causa anche della luna di miele con Renzi e del risultato delle europee, ma poi sono venute le amministrative 2015, in cui il M5S non è brillato, ma ha fatto comunque meglio che mai. I media avevano parlato in alcuni casi di un flop per quelle elezioni, ma in realtà vi è una quota di elettori che vota vecchi partiti localmente ma il M5S per le questioni nazionali, e gli scandali e la dimostrazione della non onnipotenza di Renzi, sconfitto in quelle amministrative, hanno aumentato il consenso dei grillini, arrivato ormai a un passo dal 30% per molti istituti
C’è però la questione della leadership.
Sondaggi Movimento 5 Stelle: ormai Di Maio fa ombra a Grillo
In principio era solo Grillo, gli altri sconosciuti deputati erano solo dei comprimari, poi pian piano alcuni sono emersi, qualcuno poi riscomparendo, come la Lombardi, altri crescendo sempre più, come i giovani e fotogenici Di Maio e Di Battista. Di Maio, che è anche vicepresidente della Camera e incarna anche l’anima moderata e istituzionale del movimento, ha man mano conquistato la fiducia dei grillini e non solo, tanto che per Demos da giugno ha superato Grillo nel gradimento degli elettori tra cui è il preferito della metà degli elettori grillini:
Grillo si è man mano tirato da parte ed è il preferito solo del 10%, dietro anche a Di Battista.
Anche se parlando di voto e gradimento riesce solo a pareggiare il fondatore, raccogliendo un terzo di voti positivi tra gli italiani, una cifra che comunque supera quella delle intenzioni di voto per il M5S, che quindi sembra poter essere destinato a crescere ancora.