Aumentano i malumori in Forza Italia verso Renato Brunetta. Secondo quanto riporta l’Adnkronos, alla Camera si stanno raccogliendo firme (ad ora una ventina) per una proposta di “maggior democratizzazione del partito”. E il primo a farne le spese sarebbe proprio l’attuale capogruppo a Montecitorio. “C’è questo tentativo di modificare probabilmente l’assetto e organizzazione interna del partito alla Camera attraverso una presunta migliore democrazia. Credo che questa iniziativa riguardi la gestione Brunetta” ammette il deputato azzurro Pietro Longo, legale di Silvio Berlusconi.
Renato Brunetta sotto accusa
Ad una parte di Forza Italia non piace il modo in cui Brunetta gestisce i fondi del gruppo che in parte vengono destinati alla newsletter online “Il Mattinale“. Oggi alla riunione del gruppo alla Camera, il vulcanico deputato azzurro potrebbe essere confermato oppure depotenziato ma non sfiduciato. Ieri Berlusconi, che ha avallato la richiesta di un chiarimento interno, ha diramato una nota in cui esprime “stima e fiducia” nel capogruppo. La sensazione che si respira è che alla fine Brunetta verrà ridimensionato ma non sfiduciato. Infatti il rischio di una decisione così drastica avrebbe conseguenze forti su tutta Forza Italia. E Berlusconi, ritornato in tv e sui giornali, vuole evitare ulteriori scossoni. Intanto Elio Vito, indicato come il possibile successore di Brunetta, si scalda le mani.