Regione Sicilia nel caos: la rete internet non funziona più per gli uffici pubblici, con conseguenti rallentamenti nei settori della burocrazia, della finanza regionale e soprattutto della sanità. Il perché è legato ad un debito pregresso mai saldato alla società di gestione dei server, l’Engineering, sita a Pont-Saint-Martin (Valle d’Aosta, al confine con la Francia).
Il debito che avrebbe mandato nel caos l’internet della Regione Sicilia, con conseguenze per i settori di cui sopra, si aggirerebbe sull’impressionante cifra di 114 milioni. La società non ci sta a rendere i servizi alla Sicilia e così ha invocato le penali: rivuole quella somma. Un bella gatta da pelare per il Presidente della Regione, Rosario Crocetta, e per il numero uno di ‘Socilia e-service’, Antonio Ingroia. Si sente “ostaggio dei privati”, l’ex magistrato. Parla addirittura di “sabotaggio”.
La colpa non è totalmente in capo alla società, anzi. E’ addirittura Ingroia a guardare alla Regione Sicilia: “un’azienda privata guarda ai profitti, ma qui siamo di fronte a servizi pubblici essenziali. Tuttavia incredibili i ritardi della Regione”. Ma la delusione è anche nei confronti di Engineering (“bloccano tutto mentre stiamo per sederci al tavolo”), quando nel post estate aveva tentato di incontrarla e relazionarcisi.
Sicilia, un debito enorme
Una vicenda, quella del debito, che rientra all’interno di un cerchio ancora più grande. La cronica assenza di fondi della Sicilia: mancano, ad esempio, un miliardo e 400 milioni per concludere il bilancio regionale. L’assessore alle finanze Alessandro Baccei continua a cercare un istituto bancario che possa aiutare l’ente a saldare parte del saldo (circa 250 milioni). Una situazione delicata, delicatissima che deve trovare soluzione nel più breve tempo possibile. Ne va della credibilità e soprattutto della tenuta di Crocetta stesso.
Daniele Errera