Politica estera, è un Silvio Berlusconi deciso quello che torna a parlare. Intervistato sul Corriere della Sera, l’ex premier si esprime in modo deciso sull’ipotesi di partecipazione dell’Italia ad operazioni in Siria in un’eventuale ‘grande alleanza’ contro l’Isis: “Non possiamo illuderci che altri facciano le guerre per noi, e aspettare di lucrarne i benefici. Qualcosa dovremo fare certamente” – e aggiunge di essere «a piena disposizione del mio Paese per sostenere il costituirsi di una coalizione sotto l’egida dell’ Onu”. Non manca un giudizio sulla politica del governo e del premier in carica: “quanto a Renzi, la prudenza nel combattere il regime di Assad in assenza di un’alternativa migliore è un atteggiamento saggio. La prudenza nel combattere lo Stato Islamico è una ambiguità che non ci possiamo permettere».
Non mancano però le critiche alle leadership occidentali, questo tema Berlusconi è secco: “non vedo un’effettiva consapevolezza della gravità della situazione da parte di molti leader occidentali”. Il riferimento rimane sempre una “grande alleanza” con Mosca contro il terrorismo jihadista: “dobbiamo renderci tutti conto che la Russia è un alleato imprescindibile, non un nemico”. Un atteggiamento da rivedere anche in virtù del passato poiché, secondo Berlusconi, negli ultimi anni sono stati commessi molti errori da parte dei Paesi occidentali, a cominciare dal tentativo tardivo di “mettere il cappello” alle primavere arabe: “non si è stati in grado né di prevederle né tantomeno di accompagnarle nel loro corso”. Quanto alla politica estera degli Stati Uniti, l’amministrazione Obama “ha scelto di non intervenire in Medio Oriente”.
Berlusconi: “Pd e M5s al ballottaggio? Un incubo, voterei scheda bianca”
Non solo politica estera, ma anche una valutazione della politica nazionale. Sulle imminenti elezioni amministrative, che vedranno coinvolti i maggiori comuni italiani (Roma, Milano e Napoli), in caso di un eventuale ballottaggio PD-M5s il leader di Forza Italia è secco: “personalmente voterei scheda bianca così come faranno probabilmente molti elettori di Forza Italia. Ma questo è un vero e proprio scenario da incubo”. Non mancherà invece il suo impegno personale per le riforme, in questo caso per un deciso no al referendum costituzionale: “ci opporremo in tutti i modi ad una riforma ritagliata su misura per il Pd” – e aggiunge: “si pensi poi a cosa succederebbe se questo meccanismo» «portasse al governo Grillo”.