M5S, Grillo attacca Salvini: “E’ un ballista”

sondaggi elettorali, Beppe Grillo, M5S, Matteo Salvini, Lega Nord

“Salvini ballista. Credibilità zero”. Beppe Grillo attacca duramente il segretario della Lega Matteo Salvini. Il leader del M5S conia un hasthag ad hoc contro il segretario federale del Carroccio e rilancia un lungo post sul blog firmato dai 5 Stelle Europa. “L’opinionista televisivo Salvini, nelle sue innumerevoli ospitate tv – si legge sul blog – afferma che il MoVimento 5 Stelle avrebbe votato al Parlamento europeo a favore del reinserimento sociale dei ‘foreign fighters’. Lo ha ripetuto a Otto e mezzo, a Ballarò e ad Agorà. Il riferimento di Salvini è alla risoluzione sulla ‘Prevenzione della radicalizzazione e del reclutamento di cittadini europei da parte di organizzazioni terroristiche’ approvata dal Parlamento europeo il 25 novembre”.

“Salvini – rimarcano i 5 Stelle – non racconta che in Italia sono già previsti dai 5 agli 8 anni di reclusione per i foreign fighters, oltre alla custodia cautelare in carcere (legge 17 aprile 2015, n.43). L’invito dell’europarlamento sul reinserimento dei combattenti stranieri, e quindi il nostro voto, riguardano ovviamente misure successive ad eventuali procedimenti giudiziari. Salvini non afferma mai questo piccolo particolare”.

Beppe Grillo: Ecco le altre balle di Salvini

“Altra balla salviniana: Proposta della Lega (emendamento 10 alla relazione di Rachida Dati sul terrorismo), bocciata giovedì scorso a Strasburgo, per rimandare in galera a casa loro, i detenuti stranieri in Italia. Hanno votato contro, fra gli altri, Pd e 5 Stelle”, incalzano i grillini. “Su questo tema – ricorda il M5S – esiste già la Convenzione del consiglio d’Europa del 1983 sul trasferimento delle persone condannate, la questione quindi è già regolamentata a livello internazionale. In realtà l’emendamento della Lega non c’entrava nulla con la risoluzione. Nei corridoi di Bruxelles e Strasburgo si ride ancora per questa proposta”.

Non manca la stocca finale: “La credibilità di Salvini che se la prende con la casta ma è in politica dal 1993 ed è segretario di un partito che sbraita Roma Ladrona ma che dal 1998 al 2013 ha intascato 180.000.000 di euro di finanziamenti pubblici è zero”.