M5S Livorno, Giunta Nogarin a rischio: il campo minato del Movimento
M5S Livorno: il campo minato della Giunta Nogarin
Presso la giunta comunale livornese a guida M5S si respira un’aria decisamente pesante. Non soltanto perché il nodo di gordio è rappresentato dalla lacunosa gestione della società municipalizzata che si occupa della raccolta dei rifiuti urbani, l’Aamps, la quale ha chiuso l’ultimo esercizio di bilancio 2014 con 21 milioni di euro di passivo, ma soprattutto per la tenuta della maggioranza consiliare facente capo al sindaco Filippo Nogarin. Una questione squisitamente politica che, se non trattata con perizia, rischia di diventare un tifone per la gestione organizzativa tout court del Movimento 5 Stelle a livello nazionale.
M5S Livorno: la giunta Nogarin e il pallottoliere
Dopo le sospensioni pervenute via e-mail ai componenti del gruppo di maggioranza M5S Giuseppe Grillotti, Alessandro Mazzacca e Sandra Pecoretti, l’intera giunta Nogarin traballa e non poco. Se tale reprimenda dovesse infatti essere confermata e commutata in una espulsione definitiva, il fronte del Movimento 5 Stelle avrebbe a disposizione soltanto 17 voti a favore contro i 16 delle opposizioni. I tre dissidenti, sospesi in attesa di giudizio e di valutazioni ulteriori, nella lettera si legge di una decina di giorni di tempo dati ai tre consiglieri sotto accusa per poter formulare una difesa appropriata, avevano votato contro uno specifico atto di indirizzo della giunta riguardante il concordato preventivo formulato da Nogarin per cercare di dirimere la matassa della municipalizzata Aamps. La richiesta, pur senza l’apporto di Grillotti, Mazzacca e Pecoretti, era poi stata ugualmente approvata dal consiglio comunale.
M5S Livorno, Nogarin e la dissidenza interna: un gioco di equilibri
“Questa giunta è da azzerare, da cancellare”. Così si è espresso Giuseppe Grillotti durante il consiglio comunale circa il caso Aamps. Sandra Pecoretti ha riportato su Facebook il testo della lettera ricevuta: al suo interno leggiamo di palesi e ripetute violazioni a scapito delle norme di comportamento degli eletti all’interno del Movimento 5 Stelle, aggravate dall’utilizzo improprio di alcune posizioni politiche divergenti in rappresentanza dell’intero gruppo di maggioranza comunale. Come se non bastasse, nelle ultime ore, su Filippo Nogarin si concentravano i dubbi, snocciolati dal quotidiano l’Unità, riguardanti una presunta tassa dei rifiuti non pagata dal primo cittadino in relazione ad un appartamento da lui posto in affitto. Immediata è poi arrivata la difesa del sindaco foraggiata da buona parte del gruppo consiliare e dai canali Web del Movimento 5 Stelle, blog di Beppe Grillo in primis.
Mediazione politica?
Le ultime convulse ore della battaglia, all’interno del comune di Livorno, hanno visto la nascita di un tentativo di mediazione politica tra le forze di maggioranza e quelle di opposizione al fine di cercare una quadra specifica sulle bisogne più importanti e urgenti della città. Secondo il Corriere della Sera, dalle colonne delle sue edizioni fiorentine, il vescovo Simone Giusti avrebbe avanzato un appello alla razionalità d’intenti di tutte le forze della giunta, quantomeno sul dossier Aamps. L’invito alle larghe intese è stato ben commentato da tutta la trincea delle opposizioni, Pd in testa, mentre la giunta di governo M5S guidata da Nogarin ha fatto sapere, per bocca dell’assessore alle culture Serafino Fasulo, di voler “tirare dritto senza compromessi”.
Riccardo Piazza