L’Italia non è come la Francia e Salvini non è come Marine Le Pen. Ergo non ci sarà alcun effetto Front National sul suolo italico. Ne sono convinti i sondaggisti interpellati dall’Adnkronos.
Sondaggi Francia: “Da noi esiste il Movimento 5 Stelle”
“Rispetto alla Francia la situazione italiana presenta differenze sostanziali. Innanzi tutto la presenza del Movimento 5 Stelle cambia i termini della questione, perché è in quella direzione, oltre che in misura minore nel campo della Lega, che si indirizza il voto di protesta trasversale degli italiani”, dice Maurizio Pessato, Presidente di Swg. “La Lega, poi, intercetta solo parte della protesta, quella ancora legata ad un radicamento territoriale ben preciso, mentre il movimento di Marine Le Pen è a connotazione nazionale”.
Sondaggi Francia, “Lega partito locale non nazionale”
“Le Pen ha conquistato tutta la Francia con un progetto politico basato sulla difesa della Nazione. Anche se la Lega è il partito più vicino a quelle posizioni, fa più fatica a conquistare il consenso al Sud perché è un movimento nato dall’idea di dividere l’Italia in due e, indipendentemente dagli sforzi di Salvini, non è ancora intesa come una forza di carattere nazionale”, osserva Antonio Noto, direttore di Ipr Marketing.
“La Lega -prosegue Noto- è cresciuta tantissimo al Nord ma deve ancora sfondare nel Meridione. Ci può essere uno spazio per una crescita del voto di protesta, ma il margine non è così ampio”.
Sondaggi Francia, “Sarkozy favorito su Le Pen”
In Italia, rileva il sondaggista Nicola Piepoli, “Grillo si attesta attualmente intorno al 27%, la Lega al 15%. Non mi sembra poco, il voto di protesta ha già trovato la sua valvola di sfogo. E poi bisognerebbe chiedersi: Marine le Pen ha davvero stravinto? Con circa il 28% su base nazionale, non parlerei di vittoria schiacciante”. Piepoli fa notare che “Sarkozy si ferma a ad un solo punto di distanza percentuale su base nazionale, non è tantissimo. E a questo punto direi che è proprio lui il candidato strafavorito per Presidenziali del 2017. In Paesi come la Francia e come l’Italia, alla fine il concetto di stabilità democratica prevale sempre sullo scontento dell’elettorato”.