Francantonio Genovese, esponente di spicco del Partito Democratico siciliano, lascia il partito di Renzi per accasarsi in Forza Italia, da Silvio Berlusconi. Vicende alterne sul campo giudiziario lo avevano messo in difficoltà agli occhi del partito, che tempo fa votò a favore dell’autorizzazione a procedere nei suoi confronti.
Genovese e la condanna per truffa
Truffa, peculato e associazione a delinquere sono le ragioni della condanna di Genovese. Poi i domiciliari. Adesso quest’ultimi sono stati revocati e il primo segretario regionale del Pd siciliano (eletto con l’85% delle preferenze alle Primarie 2007) può tornare a fare attività politica. Da un’altra parte, però. Dagli azzurri, da Forza Italia. Da Gianfranco Miccichè, artefice di grandi vittorie forziste in Trinacria. Sembra sia stato lui a spingere Genovese ad unirsi in FI. Gli incontri lo confermerebbero, sia trai diretti interessati, sia tra i colonnelli degli stessi.
La rottura col Partito Democratico sembrerebbe comprovata dall’assenza degli uomini di Genovese ai banchetti dem in tutta la Regione. Non è gradito, sembrerebbe. Ma colui che prese 19.590 preferenze alle Parlamentarie del Pd (dicembre 2012) è risultato sempre più gradito a destra, in Forza Italia, affascinata evidentemente dal suo potere contrattuale nelle terre del sud Italia.
Daniele Errera