Crisi banche. Il Governo e la maggioranza continuano a studiare possibili soluzioni per gli acquirenti delle obbligazioni subordinate “azzerate” di Banca Marche, Banca Etruria, CariChieti e Cassa Ferrara. La manovra però potrebbe però essere bloccata dalla Ue, poiché le nuove norme europee prevedono che gli investitori si facciano carico di parte dei costi di ogni salvataggio bancario.
L’obiettivo del Governo è però quello di riuscire a rimborsare, almeno in parte, tutti quei risparmiatori che hanno investito nelle quattro banche. L’intervento, come ha sottolineato il ministro Pier Carlo Padoan, dovrebbe essere formalmente sganciato dal salvataggio delle banche, ma una soluzione definitiva non è ancora stata trovata. Tra le varie ipotesi c’è la possibilità di far intervenire un Fondo dotato di circa 100 milioni di euro e partecipato dalle sole banche o allargato ad una partecipazione pubblica, che consentirebbe di rimborsare circa il 30% dell’esposizione dei piccoli obbligazionisti. Si è pensato anche di concedere agli obbligazionisti che hanno perso il capitale una sorta di credito da far valere negli anni successivi.
Crisi Banche, le possibili soluzioni
Oltre alla presentazione di una possibile soluzione per gli obbligazionisti, il Governo dovrebbe chiarire anche il destino del ‘pacchetto sicurezza’ che potrebbe entrare subito nella legge di Stabilità alla Camera, ed essere coperto con maggiore spazio sul deficit.
Il Governo potrebbe infatti presentare tutte le misure da subito, invece di un intervento in due tempi. Questa soluzione porterebbe uno scostamento dello 0,2% sul deficit 2016 (3,2 miliardi), che invece di attestarsi al 2,2% l’anno prossimo raggiungerebbe il 2,4%. Per fare questa operazione, il Governo dovrà fare una relazione al Parlamento per aggiornare il dato rispetto all’ultima nota di aggiornamento al Def. Non dovrebbe essere previsto il voto del Parlamento, che già si era espresso positivamente sullo scostamento (cioè da 2,2 a 2,4%) legato all’ulteriore clausola di flessibilità.
Crisi Banche, Padoan: “misure a sostegno delle fasce più deboli”
Al di là di quale sarà la soluzione definitiva, nella Finanziaria si conferma comunque un intervento a favore dei risparmiatori che hanno perso tutto a causa del decreto 180/2015, il “salva banche”. Come ha dichiarato Padoan: “il governo sta studiando misure a sostegno delle fasce più deboli dei risparmiatori” che hanno risentito “di questa operazione di risoluzione” delle quattro banche. Padoan ha aggiunto: “non è un rimborso ma un’operazione di natura umanitaria che riconosce lo stato di bisogno di una parte dei risparmiatori”. Secondo il ministro dell’economia, questo tipo di misura non rientrerebbe nelle norme, mentre sugli aiuti l’Ue: “potrebbe avere delle obiezioni se questa misura fosse considerata parte della operazione di risoluzione ma non lo è, sono due cose completamente separate”.