Elezioni Europee, ultimissimi sondaggi Metapolls: in Olanda non sfonda il partito di estrema destra, forze pro-UE tengono in molti Paesi
Elezioni Europee, sondaggi Metapolls: nei Paesi Bassi non sfonda il partito di estrema destra, forze pro-UE tengono in molti Paesi
I dati Metapolls riuniscono i sondaggi delle ultime settimane per dare una stima finale del risultato che ci dobbiamo attendere da queste elezioni europee, e mostrano la decisa ascesa dei tanto temuti partiti euro-scettici, che spesso però non riescono a superare i più classici partiti socialisti e conservatori.
Gli exit polls nei Paesi Bassi parlano chiaro: l’anti-europeista PVV, che ha guidato per mesi le intenzioni di voto degli Olandesi, non riesce ad assicurarsi nemmeno il terzo posto, mentre Cristiani Democratici (PPE) e D66 (PSE) competono per il primo posto con il 15% circa dei voti. Rimane forte quindi nei Paesi Bassi la voglia di rimanere in Europa, con le forze pro-UE che superano i partiti più estremisti, ma è molto diversa la situazione in Francia, dove il Fronte Nazionale di Marine Le Pen rimane in vantaggio (in questo caso si parla di sondaggi, dato che le elezioni ancora non si sono tenute) con il 23,5% seguita dall’UMP al 21% e dai Socialisti di PRG al 16%.
La Germania sembra pronta ad incoronare il partito conservatore CDU-CSU che sostiene PPE in Europa con Juncker, superando di oltre dieci punti i socialisti che invece appoggiano il PSE di Schultz. La Grecia sembra ormai orientata verso il successo di Syriza con Alexis Tsipras dato da Metapolls al 30% (raggiunge il 7-8% anche in Germania e Francia), mentre Neo Demokratia rimane sotto il 26% ed il partito di estrema destra “Alba Dorata” raggiunge quasi il 10%, ridimensionando comunque la sua portata rispetto ai dati che lo hanno accompagnato negli ultimi mesi.
Più difficile la situazione in Austria, che nonostante sia uno dei Paesi economicamente più stabili dell’Unione presenta alti tassi di sfiducia nell’Europa Unita. Qui si prospetta un faccia a faccia tra socialisti e conservatori, con i secondi leggermente in vantaggio al 26% nella settimana precedente alle elezioni, ma anche qui il partito euro-scettico che sostiene la EAF (European Alliance for Freedom) raggiunge il 20%.
Anche in Portogallo sono i socialisti a farla da padroni, superando i conservatori di circa 5 punti senza reali avversari negli altri partiti politici minori, e qui i Greens ottengono un risultato particolarmente basso. Il partito che sostiene la candidatura a presidente della Commissione Europea di Ska Keller (European Greens) è particolarmente forte in Austria (13%) Germania, Finlandia (10%) e Francia (9%), ma raggiunge il 7,2% anche nei Paesi Bassi. Finlandia e Danimarca premiano i Liberali Democratici di ALDE, che in Danimarca si contendono il primo posto con il partito Socialista mentre in Finlandia si vedono superati dal partito conservatore.
Come già annunciato, il Regno Unito si prepara invece ad dichiarare la vittoria del partito indipendentista Ukip, che sembra aver superato i partiti Laburista e Conservatore con un deciso balzo in avanti rispetto alle ultime elezioni Europee.