Umberto Bossi, già segretario e capo storico della Lega, analizza il momento politico e fa il punto della situazione sul futuro della Lega e del centrodestra. Intervistato da Marco Cremonesi per il Corriere Bossi ci tiene innanzitutto a spiegare, rispondendo alle domande del cronista, la differenza che passa tra la Lega ed il MoVimento 5 Stelle. Parla di “differenza gigantesca”, spiega l’ex segretario federale, “noi eravamo, siamo e restiamo autonomisti. Loro sono e restano centralisti”. E non è l’unica differenza secondo Umberto Bossi perché “i 5 Stelle continuano a votare con la sinistra. Anche sull’immigrazione. Un leghista non credo che lo apprezzi”.
Lega, Bossi su Marine Le Pen e Donald Trump
Nella parte dedicata ai fatti esteri Bossi esprime giudizi sia su Marine Le Pen che su Donald Trump. Sul successo del Front National Bossi è convinto che sia “stata premiata dalla strage di Parigi. La gente ha fatto due più due: se voto a sinistra, voto per l’immigrazione”. Mentre del candidato repubblicano Trump dice: “a lui piacciono le sparate. Roba elettorale, ma poi ci vuole spessore”.
I consigli di Bossi a Salvini
Nell’ultima parte si concentra su programma e attività future della Lega guidata da Salvini. Per l’ex segretario Bossi il giovane leader per continuare ad attrarre consenso deve “chiedere che cambino le cose”. Concentrandosi sul tema tasse: “la differenza tra tasse pagate e ritorno sui territori, il residuo fiscale, al Nord è di 100 miliardi”.