E’ iniziato l’esame in commissione Affari Costituzionali della Camera della legge riguardante i vitalizi degli ex parlamentari; è solo l’inizio di un percorso che si profila pieno di insidie e che prevede, dopo la relazione integrativa sui diversi testi, un fitto calendario di audizioni, poi la scelta di un testo unificato e la sua votazione in commissione e, infine, la calendarizzazione in aula. Già il passaggio delle audizioni si configura conflittuale; oltre al presidente dell’Inps Tito Boeri, infatti, hanno chiesto di essere ascoltati diversi ex parlamentari appartenenti all’associazione presieduta da Gerardo Bianco, che da tempo promettono di dare battaglia.
In campo ci sono diverse proposte di legge di quasi tutti i partiti (2 del PD, 2 della Lega e altre dei Cinque Stelle), di cui la commissione dovrà trovare una sintesi. Tutte quante, però, sono concordi su un punto: i principi della legge Fornero vanno applicati anche ai vitalizi dei parlamentari delle legislature precedenti al 2013, che vanno, perciò, ricalcolati secondo il metodo contributivo. Questo avrebbe delle conseguenze significative sia sull’entità degli assegni degli ex parlamentari (nell’ordine di diverse migliaia di Euro) che sul futuro trattamento di chi maturerà i requisiti; va ricordato che il regime dei vitalizi per i nuovi eletti è già stato modificato nel 2012, con una legge varata dal parlamento su impulso del Governo Monti.
Vitalizi, retroattività e diritti acquisti
La questione che solleva più controversie riguarda la presunta incostituzionalità di tale modifica, dal momento che la legge ordinaria andrebbe a intaccare dei diritti acquisiti, che certamente farà scattare una pletora di ricorsi. Ed è per questo motivo che il presidente della commissione Andrea Mazziotti, parlamentare di Scelta Civica che sarà relatore insieme al renziano Richetti, sta lavorando su un canale parallelo per scongiurare proprio questa criticità; una modifica costituzionale che, inserendo un principiò di proporzionalità dei vitalizi rispetto alla durata del mandato parlamentare e ai contributi versati, consenta la retroattività della legge ordinaria in materia.