Sel e quella proposta di legge per togliere la segreteria Pd a Renzi
La doppia carica di segretario premier ricoperta da Matteo Renzi è sempre stata criticata a sinistra. Tanto che sia Speranza che Bersani hanno invitato l’attuale capo di governo a lasciare la segreteria Pd. Richiesta rispedita al mittente dall’ex sindaco di Firenze.
Il problema di Renzi segretario premier
Finita qui? Neanche per idea. Una proposta di legge presentata nei giorni scorsi dal deputato di Sel, Giulio Marcon, rischia di alzare il livello dello scontro. Si parla di doppio incarico o meglio dell’incompatibilità, da istituire per legge, tra incarichi di partito e ruoli di governo. E subito viene alla mente il caso di Matteo Renzi. Una separazione di questo tipo, spiega Marcon all’Adnkronos “può contribuire alla riforma dei partiti e delle istituzioni, limitando i fenomeni di clientelismo e di occupazione del potere, limitando quella degenerazione del sistema politico, sottolineata da Berlinguer” in un’intervista a Repubblica oltre 30 anni fa.
Marcon smentisce che si tratti di una manovra anti renziana: “Se è per questo c’è anche Debora Serracchiani, presidente della regione Friuli e vicesegretario del Pd ma non vogliamo legare la questione a casi contingenti. Il punto è generale ed la commistione tra la politica, la pubblica amministrazione e le istituzioni. Un rapporto che non fa bene alla democrazia. Va ripristinata una separazione”. “In questi anni si è assistito a una profonda crisi del sistema politico, e in particolare dei partiti politici, che ha avuto come conseguenza anche l’inquinamento del rapporto corretto con le istituzioni e con la pubblica amministrazione. I partiti – conclude Marcon – hanno in questi anni occupato lo Stato, influenzando e determinando le scelte e le nomine delle cariche pubbliche e hanno prodotto una commistione tra partiti e istituzioni che è alle radici della crisi del nostro sistema democratico”.