Francesca Pascale e il post animalista su instagram contro Alfano: “Sarebbe cosa gradita perdere lui come ministro”
“Sarebbe cosa assai gradita a tutto il paese perdere lui come ministro degli Interni. #Alfano non è mai stato in grado neppure di allacciarsi le scarpe da solo eppure la nostra sicurezza e quella dei cani addestrati per assistere alle forze dell’ordine è nelle sue mani…l’ho sempre detto da quando stampava il mattinale per #silvioberlusconiunicoleader: è talmente cattivo che cade sempre in piedi, nessuno però può negare la sua personalità, pari a quella della bava di una lumaca.#alfanodimettiti”.
E’ questo il contenuto di un avvelenato post su Instagram di Francesca Pascale, la fidanzata trentenne dell’ex premier Silvio Berlusconi. Il destinatario è, come evidente, il ministro degli Interni Angelino Alfano, reo di aver usato ben poca sensibilità animalista nel suo annuncio di voler addestrare centinaia di cani a diventare ottimi aiutanti delle squadre di polizia, anzi quasi dei “sostituti” da mandare avanti di fronte a situazioni di pericolo imminente. La notizia, riportata qualche giorno fa sul sito News24Roma.com, ha generato molta indignazione e la Pascale si è fatta portavoce – non garbata – della pioggia di critiche su Alfano.
L’uscita di Alfano: “Meglio perdere 100 cani che un poliziotto”
“I cani possono essere addestrati a molteplici operazioni, tra cui avanscoperta e primo contatto con il nemico. Immaginate una rapina in banca, se avessimo a disposizione decine di cani poliziotto potremmo sguinzagliarli all’interno per attaccare i malviventi, qualcuno probabilmente perderebbe la vita ma mai sarebbe grave come la perdita di un nostro uomo“, queste le parole pronunciate dal capo del Viminale che tanto hanno fatto infuriare Francesca Pascale. Ad appoggiare la donna, con una serie di commenti di assenso e condivisione, sono stati in moltissimi: si tratta inoltre dell’ennesimo battibecco tra i due, Pascale e Alfano, che spesso si sono trovati in disaccordo, come ad esempio sui diritti delle coppie omosessuali.