La sinistra saluta la scomparsa di Armando Cossutta
Si è spento a Roma Armando Cossutta uno dei più autorevoli esponenti del Partito Comunista Italiano. Tra i fondatori, dopo la scomparsa del PCI, prima di Rifondazione Comunista e poi del Partito dei Comunisti Italiani Cossutta è stato una figura di riferimento del movimento comunista italiano, di prestigio internazionale e autorevole esponente della istituzioni della Repubblica.
Tra i più filo-sovietici tra i dirigenti italiani ha contraddistinto la sua azione politica con prese di posizioni sempre nette. “Nella nostra memoria – si legge nel comunicato del Pdci – rimane incancellabile il contributo fondamentale politico e culturale che Cossutta ha dato alla causa del comunismo e alla ricostruzione in Italia di una forza comunista dopo lo scioglimento del Pci. Ai suoi cari va l’abbraccio e la vicinanza di tutto il Partito Comunista d’Italia”.
Cossutta si era dedicato alla politica attiva nel 2006
Cossutta, nato a Milano il 2 settembre del 1926, è stato una delle colonne negli anni in cui il rapporto con Mosca era più forte. Si era iscritto al partito nel 1943 ed aveva partecipato alla resistenza nelle brigate Garibaldi. Nel dopoguerra divenne dirigente del partito. Fu segretario del Pci milanese e lombardo, per entrare poi in Parlamento nel 1972, restandovi fino al 2006 quando si è ritirato dalla politica attiva. Nell’agosto di quest’anno aveva perso la moglie Emilia.