Brexit: il premier David Cameron spera di convincere l’Unione Europea a rinegoziare con Londra alcuni aspetti dell’adesione (legati in particolare al fenomeno migratorio e alla libera circolazione delle persone), in vista di un relativo referendum previsto, al momento, per il 2017 – dopo che la consultazione ha superato l’ultimo scoglio parlamentare e si prepara a divenire legge, mostrando i risultati di alcuni autorevoli sondaggi diffusi nella mattinata. Infatti, dalle rilevazioni ICM e Survation emerge che, se il popolo britannico venisse chiamato a decidere oggi, la permanenza della Gran Bretagna nella comunità dei 28 sarebbe appesa a un filo.
REVISED Latest #EUref polling pic.twitter.com/UIioYJyhPM
— Mike Smithson (@MSmithsonPB) 15 Dicembre 2015
Brexit: permanenza nell’Ue appesa a un filo?
Infatti, stando ai dati ICM, il 42% degli intervistati voterebbe per rimanere nell’Ue (un punto in meno rispetto all’ultima rilevazione risalente alla prima settimana di dicembre), allo stesso modo un altro 42% degli intervistati (due punti di percentuale in più) non avrebbe dubbi nel votare contro la permanenza della Gran Bretagna sotto l’ombrello di Bruxelles. Se si escludono gli indecisi, è testa a testa (50% Vs. 50%) tra chi vuole rimanere nell’Ue e chi vuole lasciarla (è il dato più alto di favorevoli alla Brexit rilevato da ICM sin dal 2013). Inoltre, nel caso in cui la rinegoziazione che Cameron vuole portare avanti non convincesse i britannici, dicono dall’Istituto, la percentuale di chi vuole uscire dall’Ue salirebbe a quota 53% contro il 47% di cittadini a supporto della permanenza (sempre escludendo gli indecisi).
Two new opinion polls on the EU tonight. ICM: Remain 42% (-1), Leave 41% (+2) Survation: Remain 40% (-2), Leave 42% (+2) #VoteLeave
— Daniel Hannan (@DanHannanMEP) 14 Dicembre 2015
Le statistiche di Survation non sono poi così diverse: il 40% degli intervistati voterebbe a favore della permanenza nella Comunità Europea (due punti in meno), il 42% contro (due punti in più), il 18% ha dichiarato di non avere un’opinione netta sull’argomento. Quest’ultima indagine è stata commissionata dall’Alleanza per la Democrazia Diretta (ADDE), la coalizione di partiti anti-europeisti di cui fa parte anche l’UKIP, che ha salutato con soddisfazione il risultato evidenziando che, escludendo gli indecisi, il 51% dei britannici ha espresso parere favorevole rispetto a un’eventuale uscita della Gran Bretagna dall’Ue (il 49% vorrebbe rimanere). Anche l’agenzia di scommesse Ladbrokes riporta l’impennata delle quotazioni di un’eventuale Brexit.
Brexit chances rise to new high of 40%, according to Ladbrokes’ latest odds. https://t.co/dPjy3S2cqwpic.twitter.com/OSh9ZJ80NE
— Ladbrokes Politics (@LadPolitics) 15 Dicembre 2015
Secondo le analisi della London School of Economics, la nazione britannica maggiormente a favore della permanenza nell’Ue sembra essere la Scozia (anche l’Irlanda del Nord pare schierarsi a favore, ma la copertura dei sondaggi non è finora equiparabile a quella della altre zone del Regno Unito). La nazione pro Brexit per eccellenza è sicuramente l’Inghilterra, mentre il Galles si pone “a metà strada” tra Glasgow e Londra (anche se un pò più vicino a quest’ultima).