Nell’intervista di Giancarlo Perna pubblicata ieri da Libero, Maurizio Paniz, noto penalista famoso per il caso Unabomber e membro Pdl alla Camera fino al 2013, commenta la fine infausta della sua carriera politica. Nota dolente dell’ex deputato, che con il suo fare diplomatico e cortese accusa in modo tagliente l’unico responsabile della sua mancata rielezione, il senatore Niccolò Ghedini.
Paniz: “Ghedini non ha ritenuto opportuno darmi un posto sicuro in lista”
Paniz e Ghedini, una rivalità data dalla stessa provenienza veneta o dallo stesso percorso professionale, ricco di avvincenti arringhe in tribunale. Alle domande dirette di Perna sul rapporto tra i due, Paniz afferma che non vi è competizione lavorativa, tantomeno politica. L’ex deputato dichiara che si è trattato piuttosto della volontà dello storico difensore di Berlusconi di farlo fuori. La ragione? “Lo sanno tutti in Parlamento sia a destra che a sinistra”
Paniz contro Ghedini. Troppo potere ingiustificato per Mr assenteismo.
Si tocca per un attimo il caso Ruby e Paniz afferma che i legali aggiunti a Ghedini, Coppi e Dinacci, sono stati decisivi per l’assoluzione di Berlusconi. L’attacco non lascia spazio ad immaginazione. “Non ho alcuna considerazione” prosegue sull’aspetto politico del senatore, “per chi ha l’Onore di essere in Parlamento e poi non lo frequenta”. Non è un mistero, infatti, che in passato Ghedini sia stato indicato uno dei maggiori assenteisti.
Paniz e il tallone di Achille di Berlusconi, i compagni di strada.
E’ stata proprio la vicinanza al presidente, secondo Paniz, la chiave vincente di Ghedini. “Fabrizio Cicchitto e altri hanno cercato di difendermi, ma l’on. Denis Verdini, responsabile delle liste, non ha potuto che seguire le sue indicazioni”. Perna prosegue con delle domande sui pregi e difetti del Cavaliere . Berlusoni, secondo il penalista, avrebbe dato ruoli elevati a persone sbagliate, trascurando collaboratori di grandi capacità. Ogni riferimento è puramente casuale.
Le sfide del presente. Il parere di Paniz.
Sul premier, Paniz elogia le doti di comunicatore, ma afferma che i settori trattati da Renzi non sono strategici. Condanna aspramente la riforma del Senato e rimarca l’importanza del doppio passaggio, soprattutto sulle questioni etiche. Un parere, il legale, lo dà anche su alcune delle tematiche più calde per il nostro Paese. Ammette la legittima difesa nel caso di ladri nell’abitazione. Condanna l’abolizione del reato di immigrazione clandestina e, da buon figlio di emigranti, auspica alla prevenzione più che alla sanzione. L’intervista si chiude con uno sguardo al futuro. Alla domanda sulla volontà di tornare in Parlamento, il bellunese non mostra perplessità. Parla della Camera come di una esperienza eccezionale, elogia il personale parlamentare, ma la risposta è no.