Donne miliardarie: un recente studio, condotto dalla banca svizzera Ubs e dal centro ricerca PwC, riporta che il numero delle donne miliardarie è cresciuto di 7 volte negli ultimi 20 anni arrivando a toccare quota 145, a guidare la crescita sono le imprenditrici asiatiche (anche se l’80% delle miliardarie donne sono statunitensi o europee). Si tratta di quello che gli studiosi hanno chiamato “Athena Factor“: erano solo 22 in tutto il mondo nel 1995, il dato odierno rivela che l’élite al femminile ha aumentato la propria ricchezza a un ritmo del 6,6%, fino al 2014. Tuttavia, a dominare il prestigioso “club” sono ancora gli uomini sopra i 60 anni d’età. Anche se il numero di miliardari uomini è cresciuto con un ritmo inferiore (5,2%) nello stesso lasso di tempo, questi rimangono tantissimi: sono ben 1202 attualmente i miliardari di sesso maschile.
Donne miliardarie: aumentate di 7 volte rispetto a 20 anni fa
Nel 1995 c’erano 389 miliardari a livello globale, nel 2014 il loro numero era salito a 1347, riportano gli analisti dell’istituto elvetico e del centro Pricewaterhouse Coopers. Tra il 1995 e il 2014, il Pil mondiale da 30 trilioni di dollari è passato a 77 trilioni, nel frattempo, la ricchezza totale dei miliardari è cresciuta di ben 8 volte, da 700 miliardi di dollari a 5,4 trilioni. Aiutate dalle giovani e ambiziose economie dei loro paesi, un piccolo ma crescente numero di imprenditrici asiatiche ha accumulato enormi fortune: 10 anni fa c’erano solo 3 miliardarie di origine asiatica, oggi sono ben 25, di esse la metà è formata da miliardarie di “prima generazione” (solo il 19% di quelle americane e il 7% di quelle europee si è “fatto da solo”). Con una media di 53 anni, tendono a essere più giovani delle miliardarie di altre parti del mondo, d’altra parte, la maggior parte di loro ha studiato negli Usa o in Europa: la loro strategia vincente sembra proprio quella di combinare le strategie commerciali occidentali con le tradizioni imprenditoriali locali.