Elezioni Roma: Storace chiede le primarie e si fa avanti
“Destreggiando”. Così si intitola l’editoriale scritto per Il Giornale d’Italia con cui Francesco Storace – già presidente della Regione Lazio – avanza la sua candidatura per le prossime elezioni per il Campidoglio. Una mossa che, secondo l’ex governatore, serve per far “finire lo spettacolo della girandola di nomi utili solo a mettere voti a destra come a sinistra”, perché “Roma non è una cavia”.
La modalità portata avanti, secondo Storace, si dipana attraverso “incontri privati, indiscrezioni su nomi improponibili”, un metodo ritenuto inaccettabile e poco chiaro per scegliere il candidato sindaco. Per tutto ciò, Storace ha annunciato la propria disponibilità a “competere in elezioni primarie”, a patto che il centrodestra abbia “l’umiltà di accettarle secondo un regolamento da condividere e lasciando al popolo la scelta dello sfidante contro la sinistra e i grillini”.
Elezioni Roma: il pensiero di Storace
Secondo il leader de La Destra, “a Roma non si vincerà prendendo la maggioranza più forte, ma motivando la minoranza che alle urne sarà la più numerosa fra tutte quelle che saranno in competizione”. La condizione necessaria per vincere diventa dunque quella di “mettere in campo il coraggio e chiamare alla mobilitazione il popolo”, scrivendo “regole chiare di partecipazione ad elezioni primarie che obblighino quanti parteciperanno come candidati a schierarsi col vincitore in caso di personale insuccesso”.
Se le primarie ci saranno, ci sarà anche Storace, per “rivendicare il primato di una politica seria fatta di rilevante esperienza amministrativa, di coerenza valoriale e di un’etica che non tutti possono vantare”. L’ex governatore è pronto a rinunciare in presenza di candidature “oggettivamente convincenti e rispettose della nostra storia”, ma da esibire “sempre attraverso le primarie”, per “rimettere in campo passioni, speranze, entusiasmi”. In caso contrario, “vorrà dire semplicemente che non sarà quello il nostro campo. Saremo da un’altra parte, dove la democrazia è un valore praticato e non solo declamato”.
La proposta di primarie è stata messa nero su bianco in una lettera scritta a ciascuno dei membri del coordinamento che i partiti del centrodestra hanno formato per la valutazione delle candidature alle amministrative: Giancarlo Giorgetti per la Lega, Altero Matteoli per Forza Italia ed Ignazio La Russa per Fdi. Il tutto chiedendo proposte e regole chiare ed in tempi rapidi, per “stimolare al massimo la partecipazione popolare in vista di una campagna elettorale che sarà durissima”. E confermando la propria disponibilità a candidarsi sia per il proprio “curriculum amministrativo che per il percorso politico. Oltre che per un dato di onestà personale facilmente riscontrabile”.