Un incontro a Roma il 19-20-21 febbraio “per costruire un nuovo soggetto politico, uno spazio aperto, democratico, autonomo. Abbiamo bisogno di una sinistra di tutti: non un percorso pattizio, ma una nuova forza politica”. È questo l’appello di associazioni e movimenti della sinistra e rilanciato, sul web, da Sinistra Italiana con l’hashtag #perlasinistraditutti.
“È ora di cambiare questo paese – prosegue l’appello – e le condizioni di vita di milioni di persone, colpite dalla crisi e dalle politiche neoliberiste e di austerità, svuotate della capacità di immaginare il proprio futuro. Vogliamo costruire un’alternativa di società, pensata da donne e uomini, fatta di pace e giustizia sociale e ambientale, unici veri antidoti per fermare le destre e l’antipolitica, il terrore di Daesh, i cambiamenti climatici, tagliando i ponti col recente passato di sconfitte e testimonianza”.
Sinistra italiana, il progetto politico
“Bisognerà cambiare molto: redistribuire le ricchezze e abbattere le diseguaglianze sociali e di genere, costruire un nuovo welfare e eliminare la precarietà, restituendo dignità al mondo del lavoro. È ora di cambiare il modo in cui si produce e quello in cui si consuma, il modo in cui si fa scuola e formazione, le politiche per accogliere. Intendiamo difendere la Costituzione e i suoi valori, per difendere la democrazia”, spiegano gli autori della proposta, secondo i quali c’è bisogno di una nuova “forza politica, non un cartello elettorale, che si candidi a governare il paese per cambiarlo”. Una piattaforma digitale “per il confronto e la codecisione e una campagna d’ascolto nei territori per scrivere collettivamente il nostro programma: questi gli strumenti che serviranno a edificare il nuovo soggetto della sinistra, scrivono ancora gli autori del testo, che invitano i rappresentanti istituzionali a tutti i livelli a mettersi al servizio del processo, fino allo scioglimento delle forze organizzate”.
Sinistra italiana, riunione difficile
Richiesta difficile quest’ultima. Solo due settimane fa le varie sigle della sinistra italiana si erano incontrate per organizzarsi in vista delle comunali di primavera. E non era stato un incontro fruttuoso. Rifondazione Comunista e il movimento Possibile di Pippo Civati avevano respinto l’ipotesi di fondersi in unico soggetto (richiesta avanzata da Sinistra Italiana e Sel).