Rassegna stampa politica mercoledì 23 dicembre 2015.
Sono diverse le notizie con cui aprono i giornali oggi. Il monito del presidente Mattarella sulle banche è la notizia d’apertura di Repubblica. Intanto, rivela Libero, un altro ministro sarebbe coinvolto nello scandalo: si tratta del titolare dei Beni culturali, Franceschini, azionista di quella CariFe che aveva visto tra i suoi amministratori papà e nonno. “Il ministro si è speso per il piano di salvataggio dell’istituto. Che però non è andato in porto”. Il governo starebbe seriamente pensando, scrive il Corriere, di pubblicare oggi sul sito del Tesoro la lettera con cui il 19 novembre scorso la Commissione europea ha bocciato – dicendo no all’utilizzo del fondo interbancario per i salvataggi – la linea morbida dell’esecutivo sul salvataggio delle quattro banche, quella che non avrebbe colpito gli investitori cancellando le loro obbligazioni. Una scelta, quella di rendere pubblica la lettera, che segnerebbe uno strappo deciso con Bruxelles. Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, dalle pagine del Foglio, rassicura: “Non è una crisi umanitaria. E’ in atto un populismo bancario”.
Il Tempo apre con la possibilità sempre più concreta che il marò Girone passi il Natale in India. Per Il Fatto Quotidiano ieri Renzi si è preso anche la Rai. L’Unità elogia la legge di stabilità: “E le tasse vanno giù”. Il Giornale elenca “tutte le Caporetto di Renzi”