Ha intenzione di ricandidarsi a sindaco della Capitale Alfio Marchini e lo fa partendo da un piano per Roma che ha già tre punti fermi: decoro, campi rom e buche.
Seconto Alfio Marchini intervistato dal Tempo “a Roma serve un grande progetto di rinascita preciso e concreto che si potrà realizzare solo con una robusta maggioranza in consiglio. Ma il passato ci insegna che se le maggioranze si decidono a tavolino come semplice spartizione tra partiti si va a sbattere. Ci deve essere discontinuità non solo nelle sigle ma anche nel metodo”. Corteggiato da molte forze politiche già da diversi mesi il candidato afferma: “Mi sottraggo al toto nomi. In questi due anni ho dimostrato di amare Roma più del mio tornaconto personale. Abbiamo rifiutato poltrone e prebende e siamo stati i primi a invocare le dimissioni di Marino e il commissario. Per me Roma viene prima di tutto. Siamo un movimento civico e libero sempre al servizio dei romani”.
Alfio Marchini: capitolo alleanze
Marchini dice che si alleerà “con chi condividerà il piano industriale per Roma che presenteremo e le prime dieci delibere che chi vincerà si dovrà impegnare ad adottare: dal decoro alla manutenzione della strade, alla riforma di Roma Capitale, al piano di riorganizzazione delle municipalizzate, ai campi rom, al nuovo modello di governo di Roma con i quartieri e i cittadini protagonisti. Una città che attiri i giovani e tuteli e valorizzi il ruolo degli anziani”. Non un manifesto ma “un elenco di azioni concrete individuando risorse e modalità di attuazione. Di bei programmi elettorali sono pieni i cassetti del Campidoglio”.
“Confusione ideologica regna sovrana”
“Ormai in Italia sono diventati tutti di sinistra e la sinistra sembra ispirarsi alla destra liberale che in Italia non è mai nata. La confusione ideologica regna sovrana”.