Lo storytelling renziano non si ferma nemmeno a Natale. Da ieri infatti è online – all’indirizzo app.partitodemocratico.it – il “Risparmiometro” ossia l’applicazione che permette ai 41 milioni contribuenti italiani di sapere con un semplice click quanto risparmieranno di tasse nel 2016 grazie alla Legge di stabilità e, più in generale, alle “azioni del governo Renzi”. Il ribattezzato “Renzometro” è disponibile da ieri pomeriggio e vi si accede direttamente tramite link o dal sito ufficiale del Partito Democratico. I senatori dem che gestiscono il sito presentano così la nuova trovata comunicativa del governo: “Il Risparmiometro calcola i vantaggi derivanti dalla legge di stabilità. Noi le tasse le tagliamo davvero e non temiamo di essere confutati”.
Risparmiometro, cos’è e come funziona
Accedendo al sito, si apre una schermata colorata: toni accesi, sgargianti. Tutte le sfumature di azzurro. Al centro campeggia un quesito: “Quanto hai pagato di Imu o Tasi prima casa nel 2015?”. Sotto, l’apposito spazio bianco per inserire la cifra. Si va avanti: “Sei un inquilino che ha pagato la Tasi come abitazione principale?”, “Hai la Tv?”, “Hai un professore in famiglia?”, “Hai qualcuno che diventerà maggiorenne nel 2016?” e “un appartenente alle forze dell’ordine?”. E così via. 11 domande tutte connesse alle misure della Legge di Stabilità approvata al Senato martedì scorso.
Poi, al dodicesimo passaggio, si arriva alla fine: “Ecco il tuo risparmio 2016”. Al centro un cerchio che quantifica il gruzzoletto a disposizione per l’anno prossimo.
Le domande: tasse sulla casa, ristrutturazione edilizia, canone
La prima tranche di domande è legata alle tasse sulla casa. Con la legge di stabilità 2016 infatti viene abolita la Tasi e l’Imu prima casa (sono esclusi immobili di lusso e immobili storici vincolati). Inoltre Imu e Tasi sono dimezzate se prima o seconda abitazione viene affidata in comodato a figli e genitori. In arrivo anche detrazioni fiscali del 50 o del 65% rispettivamente per ristrutturazioni edilizie per lavori ordinari o riqualificazione energetica. Scende anche la tassa più odiata dagli italiani: il canone. Rispetto ai 113,50 € del 2014, nel 2016 si pagheranno 100 € tondi ma il canone verrà allegato alla bolletta dell’Enel così da scongiurare un’evasione annua (27%) che non ha rivali in Europa.
I bonus: docenti, forze dell’ordine, maggiorenni
Sono i bonus una tantum del 2016. Il primo era stato istituito con il decreto del 23 settembre 2015 che aveva concesso un bonus di 500 euro ai docenti per “formazione e aggiornamento professionale”. Nel pacchetto Sicurezza e Cultura della Stabilità vengono estesi gli 80 euro mensili agli esponenti delle forze dell’ordine e i neo-diciottenni saranno dotati di una carta elettronica da 500 euro da spendere in attività culturali: libri, cinema, teatro, arte, sport.
Risparmiometro: è tutto vero?
Come ha fatto notare Francesco Z affarano sulla Stampa di oggi però quello del Risparmiometro è “solo un racconto di un’Italia che ancora non c’è e che deve fare i conti con la prova dei fatti”. Infatti, fa notare il quotidiano torinese, l’applicazione non tiene di conto dei possibili aumenti delle imposte comunali (non per il 2016, ma dal 2017 in poi), del blocco contrattuale dei dipendenti pubblici che prosegue dal 2009. Inoltre, la misura che elargisce bonus a docenti e nuovi maggiorenni non è strutturale ma una tantum, ossia vale solo per il 2016. Ma soprattutto – fattore di maggiore criticità – la Commissione Europea si è riservata di giudicare la Stabilità solo in primavera e chissà che una bocciatura dei conti pubblici non porti ad una manovra correttiva. Il governo rischia così di fare i conti senza l’oste.
Giacomo Salvini
Twitter @salvini_giacomo