In un mondo sempre più interconnesso globalmente diventa estremamente importante conoscere e capire come varia l’interesse degli italiani verso le notizie internazionali. Di questo interessante argomento si occupa il sondaggio politico realizzato dall’Ispi e dai Rai News. Il report intitolato “Gli italiani e il resto del mondo. L’attenzione, l’interesse, il coinvolgimento per le notizie di politica e cronaca internazionale” evidenzia sicuramente la centralità assunta in questo 2015 dal terrorismo di matrice islamica.
Sondaggi Politici: diminuisce il timore verso la crisi economica
In questo anno solare è cresciuto l’interesse dei nostri connazionali verso le notizie internazionali. Nel 2014 la somma tra interessati e moderatamente interessati era pari al 44% mentre attualmente si raggiunge il 74%. Sicuramente gli eventi drammatici dell’ultimo periodo ma anche una maggiore coscienza dell’importanza dello scenario globale sulle vicende interne hanno fatto lievitare questo dato.
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A livello globale il trend di questi 12 mesi appare chiaro: diminuisce sensibilmente la “minaccia” legata alla crisi economica che passa dal 30% al 12% mentre cresce di 8 punti percentuali ( dal 30 al 38) quella legata al terrorismo islamico.
L’andamento varia leggermente se si guarda solamente all’Italia. In questo caso al primo posto resta la crisi economica giudicata come minaccia grave dal 40% degli intervistati. Il dato in questione, però, scende quasi del 30% se lo si confronta con quello relativo a dicembre 2014. Cresce ed avanza la minaccia rappresentata dal terrorismo che varia dal 8% al 28% in 365 giorni. Al terzo posto ci sono i problemi legati all‘immigrazione che hanno avuto nel corso dell’anno un andamento altalenante: si partiva dal tredici per cento del Dicembre 14 fino ad arrivare al 38% del settembre 2015, mentre attualmente la questione viene giudicata come minaccia grave dal 21%.
L’ultimo grafico estrapolato dal report riguarda i principali personaggi della politica internazionale. Vincitore, in tale ambito, è certamente Vladimir Puntin che ha visto aumentata la sua influenza di venti punti percentuali. Anno difficilissimo,invece, per Barack Obama che perde 13 punti passando dal 40% del 2014 al 27% attuale. E’ evidente che su questa valutazione pesa particolarmente la gestione della guerra in Siria ma soprattutto il diverso approccio nella guerra all’Is. Chiudono la diapositiva Papa Francesco, sostanzialmente stabile sulle sue percentuali (24%) e Angela Merkel che perde “peso” internazionale essendo meno sentita la crisi economica.