Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio, intervistato da Il Corriere della Sera, è intervenuto sulla importante e urgente questione dell’inquinamento atmosferico e sull’inefficienza energetica di alcuni grandi centri urbani.
Delrio ha parlato della necessità di “misure strutturali per l’intero Paese, tenendo presente che il problema delle emissioni non riguarda soltanto i veicoli a motore, ma anche l’industria e le abitazioni“. Il ministro ha infatti sottolineato un aspetto rilevante del problema, cioè che il riscaldamento nelle nostre case “è una delle fonti principali di inquinamento, soprattutto da parte dei condomini: gran parte dei quali altamente inefficienti”. Proprio per quanto riguarda i riscaldamenti, nei grandi centri urbani – come Milano, dove il sindaco Giuliano Pisapia ha chiesto ai cittadini di abbassarli – il tema della “riqualificazione energetica” sta diventando centrale.
La legge di stabilità prevede d’altro canto degli incentivi finalizzati proprio a questo ma, spiega Delrio, “non vengono usati”. “Pochi hanno colto la novità, ma con la legge di Stabilità li abbiamo resi fruibili anche per le parti comuni prevedendo che possano essere ceduti in conto lavori”, spiega il ministro, andando a sottolineare la convenienza di un intervento di questo tipo: “Si può pagare il lavoro cedendo oltre all’incentivo, che è il 65 per cento, una parte del risparmio energetico in bolletta. Il piano funziona, garantisco”.
Delrio su Roma:”La capitale ha un disperato bisogno di cambiare passo”
Delrio commenta inoltre la differenza di approcci che si sono avuti finora nelle due principali – e più inquinate – città italiane, Milano e Roma appunto. Mentre per la prima la valutazione del ministro include giudizi positivi e il riconoscimento di sforzi fatti in direzione di un miglioramento – “negli ultimi anni (Milano, ndr) ha puntato sull’efficienza del trasporto pubblico ed è riuscita a ridurre in misura significativa il numero di auto per abitanti” – per quanto riguarda la capitale, essa “ha un disperato bisogno di cambiare passo“.
Quali soluzioni auspicabili? Delrio fa luce sulla situazione attuale del trasporto pubblico, ma stavolta prendendo in considerazione tutto il Paese e la messa a disposizione di incentivi anche per gli enti locali per l’acquisto di mezzi nuovi: “Abbiamo un parco mezzi con un’età media di oltre 14 anni. Necessitiamo di almeno 1.600 treni nuovi”, sostiene il ministro e aggiunge che “bisogna fare investimenti pluriennali impostati con un’ottica di serietà. Penso a una società sul modello delle britanniche Rolling stock company, che acquistano i treni e li danno in affitto alle Regioni, con un doppio beneficio. Le Regioni non si dissanguano e la società investe con un rendimento adeguato”. Infine tira fuori un’idea per Roma: “A Roma vogliamo fare il grande raccordo anulare della bicicletta: quaranta chilometri”.