La pazza idea di Berlusconi: liste civiche al posto di Forza Italia
Un anno fa era al 14 per cento. L’ultima nostra media sondaggi dell’anno appena passato la dava al’11,2. Il sondaggio Lorien consulting, realizzato il 31 dicembre 2015, abbatteva di ulteriori 2 punti percentuali il suo appeal elettorale. I numeri certificano l’annus horribilis di Forza Italia che ormai gravita sotto la soglia di sopravvivenza indicata da Silvio Berlusconi (10 per cento). Il partito cade nei sondaggi per una lunga serie di motivi: mancanza di leadership, partito diviso in correnti (filonazareni, brunettiani, berlusconiani, verdiniani dell’ultim’ora) e programma politico fumoso.
Forza Italia e il nodo candidature
In più l’appuntamento per le comunali di primavera si avvicina inesorabilmente. Il nome del candidato del centrodestra per Milano non è ancora uscito, nonostante i proclama di Berlusconi e Salvini (“il nome? arriverà prima della fine dell’anno”). I sondaggi consegnati ad Arcore consiglierebbero la candidatura di Alessandro Sallusti. Con lui alla guida della coalizione di centrodestra, Forza Italia raggiungerebbe il 16 per cento. Senza cadrebbe sotto il 10. A Roma, Giorgia Meloni sarebbe in procinto di candidarsi. Una decisione non condivisa dall’ex premier che teme il crollo di Forza Italia nella Capitale. Berlusconi, infatti, da tempo spinge per Alfio Marchini, sostenuto da un variegato esercito di liste civiche. E proprio le liste civiche potrebbero essere l’ultimo asso nella manica del Cavaliere. Il brand Forza Italia non tira più. Ecco dunque la pazza idea, riportata oggi da Repubblica: correre ovunque con liste civiche e non più col simbolo azzurro.