Il rischio che corre Renzi sulle Unioni Civili
La legge sulle unioni civili – ovvero il discusso ddl Cirinnà in cima all’agenda governativa per questo 2016 appena iniziato – potrebbe portare, nel corso della sua approvazione, alcuni problemi al premier Matteo Renzi. Problemi che sono già sorti soprattutto per quanto riguarda il delicato tema della stepchild adoption, cioè la possibilità di adozione del figlio biologico del proprio partner, un punto che genera divisioni all’interno della maggioranza e dello stesso Pd.
Il testo giungerà al Senato per essere votato il prossimo 26 gennaio e, al momento, la discussione è particolarmente accesa dato che gli emendamenti possono essere presentati fino al 22 gennaio. Una volta in aula, il ddl dovrebbe avere i numeri per essere approvato, grazie ai voti (forse) di Sel, M5s, buona parte di Forza Italia, Ala e gran parte del Pd.
Proprio dall’interno del Pd, ma anche da fuori, potrebbero però arrivare il giorno del voto a Palazzo Madama dei voltafaccia che giocherebbero un brutto scherzo all’approvazione di una legge a cui Renzi tiene molto: galeotto potrebbe essere lo scrutinio segreto, il quale fornirebbe la possibilità agli osteggiatori del premier di cambiare idea sul ddl Cirinnà e votare contro proprio per infliggere una sconfitta a questo governo e a questo Pd guidato da Renzi molto spesso accusati di “non fare cose di sinistra”.
Unioni Civili, una trappola per Renzi?
Renzi dovrà quindi stare attento a possibili trappole, innescate anche da chi non si aspetta, anche se all’interno del centrodestra le posizioni sul ddl e sulle adozioni da parte di coppie omosessuali si sono molto ammorbidite nel corso del tempo: l’ex premier Silvio Berlusconi ha più volte parlato della necessità “di cambiare passo” sui diritti civili, mentre il ministro Angelino Alfano ha assicurato che se il ddl Cirinnà verrà approvato “non sarà motivo di crisi di governo”.
E’ dall’interno del Pd infatti che è stata sollevata una questione, cioè il pericolo che la stepchild adoption porti di conseguenza a considerare la maternità surrogata, ma l’ex deputata del Pd Paola Concia ha spiegato che “Dice il falso chi dichiara che la stepchild adoption apre all’utero in affitto. Se le unioni civili venissero approvate senza l’adozione, la maternità surrogata (che è vietata nel nostro Paese) continuerebbe ugualmente a essere praticata all’estero. La faranno le coppie etero e gay ricche, con la differenza che le prime, essendo sposate, potranno adottare quei figli all’interno del matrimonio…”. Ma in vista delle amministrative della prossima primavera è quanto mai importante per Renzi tenere unito il partito, importanza ribadita anche dal vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini che in merito alle unioni civili ha dichiarato: “Noi cerchiamo un’intesa con tutti coloro che vogliono concludere il lavoro avviato e mantenere fede ad un impegno preso con gli italiani“.