Rassegna stampa politica 5 gennaio 2016
Rassegna stampa politica martedì 5 gennaio 2016.
Due sono le notizie che si dividono le prime pagine dei giornali: la Cina che affonda le Borse e la quotazione a Piazza Affari della Ferrari. Libero attacca il premier: “Renzi in retromarcia su economia e riforme cerca di darsi un tono attaccandosi al carro della quotazione in Borsa della Ferrari, che parte male e risale solo quando lui se ne va. Ma in Europa (e in Italia) c’è già chi ha scritto il requiem”. Il Fatto Quotidiano segue sulla stessa linea: “Per la prima volta un presidente del Consiglio sponsorizza il debutto a Piazza Affari di un’azienda privata: non ci era andato neppure per le Poste. E ciò sebbene il Lingotto faccia di tutto per evitare di pagare imposte in Italia”.
Il Giornale critica il governo “che non paga le pensioni. Niente accredito sui conti correnti, i soldi arriveranno in ritardo. Cittadini imbufaliti”.
Repubblica, Corriere della Sera e Messaggero parlano di “tempesta cinese” sulle Borse globali. La Stampa e L’Unità si occupano di Schenghen: “Troppi migranti, il Nord Europa si blinda. Svezie e Danimarca ripristinano i controlli dei documenti”.
Rassegna stampa politica 5 gennaio 2016
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