Comunali Milano, Passera: Ecco dove troverò 2 miliardi per rilanciare la città
Milano, a pochi mesi dalle elezioni amministrative che porteranno alla scelta del sindaco del capoluogo lombardo, i candidai iniziano a preparare la campagna elettorale. Se da una parte il centrosinistra nelle primarie di coalizione che porteranno al candidato per il dopo Pisapia mentre nel centrodestra regna ancora il caos, c’è qualcuno che sembra avere già le idee chiare. E’ Corrado Passera, ex ministro nel governo Monti e fondatore di “Italia Unica”. In una nota sul tema del lavoro, Passera ha criticato l’operato della giunta uscente, colpevole di non aver adottato alcuna misura per contrastare la disoccupazione e ha promesso 2 miliardi di fondi comunali per far ripartire il lavoro.
Nella nota, Passera ha dichiarato: “dopo la pausa natalizia i Milanesi si apprestano a tornare al lavoro, quelli che un lavoro ce l’hanno. Di certo non saranno di più rispetto all’anno appena terminato. L’amministrazione Pisapia-Balzani, infatti, ha perso la battaglia contro la disoccupazione e per rilanciare lo sviluppo economico di Milano” – e ha aggiunto: “questa Giunta di sinistra lascerà Palazzo Marino con il cassetto dei progetti completamente vuoto: non ha saputo fare investimenti sul futuro della nostra città, mostrando di essere totalmente priva di capacità di pianificazione, competenza e visione ambiziosa, e lascia in eredità ai Milanesi solamente una tassazione da record”.
Critiche non solo nei confronti della giunta uscente, ma anche verso uno dei candidati alle primarie del centrosinistra, l’ex ad di Expo’ Giuseppe Sala: Il candidato-commissario-amministratore delegato ‘da sempre di sinistra, ‘incorruttibile’, che invoca ‘continuità’ con l’attuale amministrazione, si vanta di aver creato ‘tanto tanto lavorò, riferendosi a quello temporaneo, quando non addirittura gratuito, attivato con Expo: ben altra quantità e qualità di lavoro servono ai milanesi che hanno raggiunto il record storico della disoccupazione”.
Non solo critiche, Passera propone la sua soluzione: “per rilanciare il mercato del lavoro e quindi lo sviluppo di Milano da sindaco intendo mettere a disposizione almeno 2 miliardi di fondi comunali per innescare un grande piano di lavori pubblici sulle case popolari, sugli edifici scolastici, i campus universitari e gli impianti sportivi, su infrastrutture sociali e culturali.” La questione è quella di come Passera riuscirà a trovare questi 2 miliardi, una cifra enorme per un comune che versa in una situazione finanziaria molto difficile. Ma Passera ha già la soluzione: “intendo cedere le partecipazioni del Comune in Sea e A2A e il patrimonio immobiliare non indispensabile della Città. M’impegnerò per far diventare Milano una delle capitali europee generatrici di lavoro, con una sanità moderna, uno dei principali hub di startup innovative e un’agenda culturale internazionalmente attrattiva 365 giorni all’anno”.
Comunali Milano, Balzani: “metà dei milanesi esenti dall’Irpef”
A stretto giro è arrivata anche la risposta del di Francesca Balzani, anche lei in corsa per le primarie: “Nonostante i drastici tagli ai trasferimenti statali, passati dai 728 milioni di euro del 2010 ai 461 milioni di euro per il 2016, il Comune di Milano è riuscito a mantenere la soglia di esenzione dell’addizionale Irpef più alta d’Italia, grazie alla quale oltre la metà dei milanesi non paga neppure un euro” – e ha aggiunto: “l’amministrazione ha anche radicalmente cambiato la riscossione abbandonando Equitalia, introducendo sistemi di pagamento più semplici, chiari, comprensibili e rispettosi delle eventuali situazioni di difficoltà dei cittadini. Tutte cose che Passera dovrebbe sapere”.
Ilaria Porrone