Le profezie di Massimo Cacciari, sulla carta filosofo nella realtà Nostradamus moderno, sono come le bombe di mercato del compianto Maurizio Mosca. A volte sparandola grossa ci si azzecca. Ecco qui per voi una selezione delle migliori profezie fatte dall’ex sindaco di Venezia. Alcune si sono avverate, altre no.
Massimo Cacciari: “Se va bene Pd al 10%”
“Sulla Capitale possono intervenire come vogliono, tanto Roma è persa, se va bene il Pd arriverà al dieci per cento, l’unica città per la quale possono dire la loro è Milano, se presentano Sala. Ma Sala non può passare dalle primarie, non lo accetterebbe mai”. (Giuseppe Sala ha annunciato verso fine dicembre la sua candidatura alle primarie Pd di Milano)
Cacciari sulle prossime elezioni: “Vincerà Grillo, al ballottaggio voti Lega al M5S”
“L’ignoranza di Renzi, cioè la sua mancata percezione di quello che accade realmente nel Paese, soprattutto al nord, è tale che, con l’Italicum, il Pd non supererà il 35 per cento e vincerà Grillo, perché al ballottaggio tutti i voti della Lega andranno dal primo all’ultimo al M5S. Renzi non perderà a causa di Cuperlo o Bersani, ma di Grillo e Salvini” (per questa profezia bisogna attendere le prossime elezioni politiche)
Roma, il pronostico di Cacciari: “Se il Pd perde Renzi salta”
“Il Pd e il governo rischiano moltissimo alle prossime amministrative. Anche di saltare, e definitivamente. Devono cercare un uomo forte, specie a Milano e Roma, e affidarsi a lui, altrimenti possono venire giù tutti e due. Rischiano di saltare Comune di Roma e governo. Già un pareggio – perdere Roma e tenere Milano – sarebbe un successo” (per questa profezia bisogna attendere le prossime elezioni comunali)
Quirinale, la profezia di Cacciari: “Eleggeranno Mattarella”
“Se Renzi vuole fare l’en plain e vuole eleggere un ‘renzino’, allora si scatenerà il putiferio dentro al partito democratico e nel Paese. Ma mi pare impossibile che vogliano provocare in questo modo. Quindi quali sono i nomi sui quali non provocano e che danno garanzia a tutti? Io ne vedo uno solo, quello di Mattarella. Se propongono un nome come Sergio Mattarella, secondo me tutti lo votano. Del resto come fai a dire di no a uno come Mattarella?” (Sergio Mattarella venne eletto al quarto scrutinio con 665 voti, poco meno dei due terzi dell’assemblea elettiva)
Cacciari: “C’è il rischio di una guerra civile in Europa”
“Vedo un rischio terribile e concreto. Il rischio di una guerra civile in Europa. Dobbiamo tenere presente che nel 2050 la metà della popolazione del nostro continente sarà di origine extracomunitaria, quindi è impensabile ritenerci in guerra, noi europei, con l’altra parte, con il mondo islamico. Per questo dico che bisogna ragionare alla grande. Il problema è con chi” (Il 13 novembre 2015 un commando di terroristi islamici sferra una serie di attacchi a Parigi. Alla fine i morti saranno 137)
Cacciari “Se Renzi vince primarie Congresso, sarà scissione”
“Se Renzi farà il Renzi, la scissione sarà inevitabile. Anche perché lui è radicalmente alternativo alla tradizione ex comunista, che però nella struttura del Pd è dominante e soprattutto tiene in mano le leve del finanziamento e la gestione del patrimonio del partito. Col cavolo che accetteranno di delegare tutto a un renziano qualsiasi!” (Matteo Renzi è stato eletto segretario. Poi ha preso il posto di Letta al governo diventando premier. Dal Pd se ne sono andati in pochi, Rimane una sparuta minoranza interna)
Cacciari: “Tremonti unico leader del centrodestra”
“Nel centrodestra l’unico leader possibile è Tremonti, ammesso che il suo rapporto coi leghisti tenga ancora. Un governo Tremonti che allarghi i cordoni della borsa per gli imprenditori potrebbe rappresentare una prospettiva di tenuta” (Dichiarazione del 30 maggio 2011. Il 12 novembre 2011 il governo Berlusconi IV cadrà e con lui Tremonti. L’ex ministro fonderà il movimento “3L” – Lista Lavoro e Libertà per la Patria -, in netta opposizione con il Governo Monti. Il movimento raggiunge in dicembre un accordo elettorale con la Lega Nord per le Politiche 2013 e per le regionali in Lombardia; Tremonti ottiene appena lo 0,5% in Lombardia e per questo viene eletto senatore. Il movimento non risulta più attivo dal 2013. Aderisce poi al gruppo parlamentare Grandi Autonomie e Libertà)