Primarie Milano, Pisapia e quella promessa non matenuta
In politica le dichiarazioni muoiono il giorno stesso in cui vengono pronunciate. E quindi non deve stupire se anche uno come Giuliano Pisapia, a pochi mesi di distanza si rimangia la parola data. “Non ci sarà alcuna investitura da parte mia” disse il sindaco di Milano il 3 novembre scorso rispondendo a chi gli chiedeva se avesse un candidato preferito per le primarie milanesi di centrosinistra. Passò solo un mese e l’ago della bilancia di Pisapia si spostò pesantemente verso Francesca Balzani, attuale vicesindaco in odore di candidatura. “Segnerebbe chiaramente una prosecuzione. È una vicesindaco stimata moltissimo, che vuole l’unità del centrosinistra”.
Primarie Milano, Pisapia sponsor di Balzani
Un mese più tardi ecco la virata ad u del sindaco arancione. “Così come tutti possono dire la loro opinione – spiega Pisapia in un’intervista al Corriere della Sera – sarebbe illogico che il sindaco, qualora lo ritenesse, non possa dire la propria opinione sui programmi, sul progetto e anche sul candidato. Il senso delle primarie è scegliere tra proposte diverse, tutte compatibili con il centrosinistra. Preferire un candidato non significa fare la guerra agli altri. Balzani è la mia vice, molto apprezzata da mondi anche diversi tra loro e capace di parlare a tutta la città”. Parole che certamente non faranno piacere agli altri due candidati delle primarie cittadine, Pierfrancesco Majorino e Giuseppe Sala. Proprio quest’ultimo ha richiamato il sindaco all’ordine: “Pisapia sia garante super partes”.