Stati Uniti? Onu? Cina? Macchè. L’unico in grado di far tornare “normali” le relazioni tra Corea del Nord e resto del mondo dopo che Pyongyang ha testato una bomba nucleare, è il senatore Antonio Razzi. O almeno. Questo è quello che vuol farci credere il senatore di Forza Italia. “Lunedì mattina, alle ore 11, nel mio ufficio incontrerò l’ambasciatore della Corea del Nord. E sempre lunedì pomeriggio incontrerò alle 15 l’ambasciatore della Mongolia, perché la Mongolia e la Corea del Nord sono molto vicine, hanno buoni rapporti diplomatici. Io mi rendo disponibile perché, come ha detto anche l’amico Matteo Salvini, ‘tu sei l’unico che ha buoni contatti’. Bisogna parlarsi e parlarne” racconta Razzi in un’intervista al Tempo.
Corea del Nord, Razzi: “La mia un’iniziativa personale”
Un’iniziativa assolutamente personale, precisa. “Questa è una mia iniziativa politica, lo incontro per miei buoni rapporti diplomatici e perché, voi giornalisti lo sapete benissimo, ogni tanto qualcuno spara delle cazzate. Allora prima che dicano qualcosa di non giusto, preferisco capire di persona. Perché con me si confidano volentieri, perché sono un amico e allora se c’è qualcosa, me lo diranno”.
Razzi ha la soluzione per far tornare tutto come prima. “Bisogna levare l’embargo alla Corea del Nord, anche alla Russia perché non è possibile. Questo mette attrito tra le nazioni”.