Rassegna stampa politica 8 gennaio 2016

Rassegna stampa venerdì 8 gennaio 2016

Rassegna stampa politica venerdì 8 gennaio 2016.

La Stampa apre con due attentati che scuotono Libia e Francia. A Parigi un marocchino è stato ucciso dopo essere entrato in un commissariato armato di coltello e finta cintura esplosiva. Nel paese nordamericano un kamikaze fa strage a Misurata. Avvenire titola: “Senza più pace”.

“Le donne molestate a Colonia  – scrive il Corriere della Sera – diventano un caso europeo. Merkel: Ora espulsioni”. Il Messaggero rivela: “La Cancelliera sotto scacco richiude le porte”. Il Giornale titola: “Islam, la Merkel ora ha paura”.

Repubblica rivela: “Via il reato di clandestinità. Ncd frena però il governo”.

Il Manifesto critica il governo: “Siamo a cavallo. Un 2016 davvero miracoloso, aumentano i posti di lavoro, cala la disoccupazione giovanile. Il governo di Matteo Renzi e la grancassa mediatica al seguito, cavalcano i soliti numeri e nascondono la realtà. Più precari, mercato drogato dagli incentivi finché durano, blocco del turn over e riforma Fornero”.

Libero spiega come salvare i propri risparmi da banche, borse e terrorismo.

L’Unità in prima pagina: “Ecco il tesoro degli italiani. Da oggi il Demanio mette online, per la prima volta, l’intero immenso patrimonio dello Stato. Operano trasparenza e valorizzazione di 32 mila edifici e 14 mila terreni. Valore 640 miliardi”.

Il Fatto Quotidiano si chiede dove sono finiti i rolex d’oro: “La “distribuzione” alla delegazione italiana dei doni sauditi diventa un ring per accaparrarsi gli orologi più lussuosi (in barba alla legge Monti che impone di rifiutarli). La scorta del premier li sequestra. Ma adesso dei preziosi cronografi a Palazzo Chigi non c’è più traccia”.