Trentuno persone sono stati identificate nell’ambito delle indagini sulle violenze a Colonia nella notte di San Silvestro. Fra questi 18 sono richiedenti asilo. I reati per ora contestati riguardano il furto non le molestie. La cancelliera tedesca Angela Merkel non esclude la possibilità di espulsioni più veloci per gli stranieri che compiono reati e stop ai benefici sociali: “Bisogna dare segnali chiari”. Condanne unanimi sono arrivate da ogni parte d’Europa. Ma è la paura a far da padrona. Il primo ministro slovacco, Robert Fico, annuncia che il suo governo non vuole più accogliere profughi musulmani perché non vuole “che accada anche in Slovacchia qualcosa di simile a quel che è successo in Germania”.
Colonia, Saltamartini: “E’ terrorismo sessuale”
Anche in Italia le violenze a Colonia hanno avuto un grande eco. Come era facile immaginare le prese di posizioni più dure sono state della Lega Nord. “E’ terrorismo sessuale” tuona Barbara Saltamartini, deputata di Noi Con Salvini, ai microfoni di Radio Cusano Campus. “Con l’andare avanti delle ore si sta scoprendo che non soltanto a Colonia ma anche in altre città del nord Europa sono accaduti questi fatti ignobili pianificati da animali, perché quelli non sono uomini ma animali. Di fatto hanno perpetrato la loro cultura. Nei nostri paesi è arrivata un’immigrazione incontrollata da parte di persone, spesso animali come quelli di Colonia, che vedono nella donna un obiettivo da umiliare, violentare, abusare, perché sono convinti che la libertà della donna sia da cancellare. Il rapporto Islam-donne è molto violento – attacca Saltamartini – Questa marea di musulmani che crede nella sottomissione della donna sta invadendo i nostri Paesi. Bisogna dar ragione a chi da anni sta dicendo che questo flusso incontrollato di persone che non vogliono rispettare le nostre leggi è impensabile. Il 4 febbraio andremo a Colonia per dare la nostra solidarietà”.
“Questi – continua la deputata – vogliono arrivare qua, quando parliamo di islamizzazione del nostro continente non lo diciamo perché siamo razzisti o xenofobi ma perché siamo preoccupati di un processo culturale che entra in Europa senza integrarsi, anzi per immettere nel nostro sistema di vita civile quelli che sono i suoi valori e le sue tradizioni. Speriamo che davanti a quanto accaduto anche la signora Merkel si renda conto dei danni che ha combinato “.