Ristampa sold out dopo appena un giorno. La nuova versione annotata del Mein Kampf, il libro in cui è raccolto il pensiero di Adolf Hitler, ha già sbancato nelle librerie tedesche. La prima tiratura, di 4 mila copie, è bastata appena per soddisfare le prenotazioni da parte dei librai tedeschi. Infatti – secondo l’Istituto di Storia Contemporanea di Monaco di Baviera – le copie pubblicate anticipatamente sono addirittura 15 mila. In attesa della seconda tiratura, pronta ad arrivare sugli scaffali già il prossimo 18 gennaio.
Mein Kampf di Hitler: favorevoli e contrari alla ripubblicazione
La nuova versione annotata del libro costa 59 euro. E c’è chi, su Amazon, l’avrebbe già rivenduta ad addirittura 10 mila euro.
La scelta di far uscire una nuova versione del discusso libro di Adolf Hitler ha scatenato un feroce dibattito, sia in Germania che all’estero. Secondo i favorevoli alla ripubblicazione, la messa in vendita della nuova versione – frutto di 3 anni di studio da parte degli esperti – avrebbe l’obiettivo di svolgere un ruolo “pedagogico”, considerandolo una lettura essenziale per comprendere l’Olocausto e condannare pienamente l’ideologia hitleriana, scongiurando così l’avvicinamento di vecchie – e soprattutto nuove – generazioni alle idee di estrema destra.
Un placet di fondo è arrivato anche da Josef Schuster, leader del Consiglio generale degli ebrei tedesco, che spera che la ripubblicazione possa spazzare via qualsiasi rigurgito antisemita, avvertendo però della necessità di evitare nuove ulteriori ripubblicazioni non opportunamente annotate.
Perplessità arrivano invece da Charlotte Knobloch – capo della comunità ebraica di Monaco di Baviera – che ritiene inimmaginabile vedere il libro nelle vetrine dei negozi. Un’opinione simile a quella di Roger Cuckierman, presidente delle comunità ebraiche francesi, che ha considerato la ripubblicazione del libro – che arriverà presto anche nelle librerie transalpine – “un disastro”. Durissimo anche Ronald Lauder, presidente del World Jewish Congress, che non usa mezze misure nel definire errata la nuova stampa del libro e nell’indicare il luogo dove esso dovrebbe andare a finire: “nel gabinetto dei veleni della storia”.